Due parole sulla storia
Qualche tempo fa, il direttore della famosa casa produttrice del GDR più famoso del mondo, e il direttore della Disney, si incontrano per caso in ascensore. Quello che qualcuno non sa, è che questo incontro è avvenuto per un motivo ben preciso: sia gli studi della Square, che quelli della Disney, si trovano a Tokyo nello stesso palazzo. Il direttore della casa di Walt, voleva creare un innovativo GDR sfruttando Topolino e tutta la banda di amici come protagonisti.
Dopo uno scambio di idee di base, i due direttori hanno dato il via ad un progetto che ha dell'incredibile. Dopo aver riunito tutti i migliori componenti dei due team, tra qui grafici e programmatori, hanno deciso di creare un gioco con una trama matura alla Final Fantasy, che avesse come protagonisti i simpaticissimi eroi della Disney. Un progetto non proprio facile, in quanto le atmosfere dei lungometraggi Disney sono ben diverse da quelle ideate dalla Squaresoft. L'inserimento corretto dei personaggi nella storia, risultava arduo, in quanto non dovevano stonare con l'evoluzione della vicenda.
Un risultato soddisfacente
Senza ombra di dubbio, il risultato prefissato è stato pienamente raggiunto. Questo gioco è un piccolo gioiello del mondo videoludico. Mai più ci capiterà di rivedere un titolo simile. La notizia interessante, è che tutte le avventure che potremo vivere in prima persona in Kingdom Hearts, sono esattamente quelle che ci hanno fatto sognare quando eravamo bambini. Il direttore Disney ha imposto che non venisse aggiunto niente al gioco che non si fosse visto nei lungometraggi. Ci commuoveremo per la cura con cui sono stati riprodotti tutti i personaggi e le ambientazioni originali.
Prima di cominciare, vi preghiamo di ignorare tutti quei pettegolezzi che descrivono questo gioco come un semplice passatempo per bambini, o una banale trovata commerciale, perché non è assolutamente così. Questo titolo saprà impressionare e divertire persone di tutte le età.
Non è Final Fantasy
Kingdom Hearts è un action Rpg caratterizzato da combattimenti in tempo reale. Qui si nota una prima differenza rispetto a FF, che invece era caratterizzato da un sistema di scontri basato sui turni e quindi sulla gestione delle caratteristiche individuali di ogni personaggio. In Kingdom Hearts vestiremo i panni di Sora e combatteremo (potremo anche lanciare magie) supportati da un party di massimo tre personaggi gestiti dal computer. Durante i nostri viaggi alterneremo i personaggi del gruppo, il cui aiuto non è mai fondamentale. E' vero, potremo impostare il loro comportamento in combattimento, ma l'esito dello stesso dipenderà sempre dalle nostra azioni.
Rispetto a Final Fantasy abbiamo quindi un'azione più arcade, ma comunque supportata da una trama ricca e da numerosi personaggi differenti. Il gameplay non apporta novità al genere, basandosi sull'esplorazione e sui combattimenti (esistono anche i boss).
La crudele conversione
Fa discutere. E' un tema che viene sempre a galla dopo una conversione di un titolo giapponese per il mercato europeo. Le famigerate bande nere sono tornate! Lo schermo decisamente ridotto, rende leggermente più cicciotelli i personaggi mentre la velocità a 50 Mhz ci costringe a giocare ad una velocità inferiore rispetto ai comuni 60 Mhz riscontrabili negli USA e in Giappone.
Personalmente, vi possiamo garantire che mentre si gioca, non si fa per niente caso a questo problema che non inficia la giocabilità generale. Uno dei tanti titoli con i quali si è potuto riscontrare questo problema è il famosissimo Devil May Cry, il cui seguito è ormai alle porte (piccola pubblicità!).
Sorvolando sulla conversione...
La prima cosa che balza all'occhio, è l'aspetto grafico. Il gioco in movimento è davvero incredibile. Ogni personaggio è curato con gran cura. Forse gli ambienti risultano a volte non molto ispirati e le sezioni ricche di dettagli e quelle povere si alternano. Per la gioia di molti, i filmati in CG (contabili sulle dita della mano), sono realizzati in alta definizione e risultano davvero sbalorditivi (riconosciamo lo stile inconfondibile della Square!). Ad una buona grafica, cosa sarebbe stato meglio allegare se non un buon doppiaggio? Giungiamo alla prima delusione. Nonostante Francia e Germania possano giocare a questo titolo godendo del doppiaggio con le voci originali dei personaggi Disney, il resto d'Europa si deve accontentare del doppiaggio in inglese, compresi noi! Un vero peccato. Consoliamoci con i sottotitoli nella nostra lingua.
Sul fronte sonoro, niente di spiacevole. Oltre a delle discrete melodie, riusciremo a riconoscere qualche motivetto Disney originale, come ad esempio quello nella sezione di Aladino.
Passiamo ora a dare un'occhiata alla giocabilità. Qui, troviamo, subito qualche cosa di negativo su cui soffermarci. Per cominciare, le telecamere (spesso un incubo in questo genere di giochi), non hanno risparmiato neanche Kingdom Hearts. Dovremo gestirle manualmente con l'uso dei pulsanti R e L, cosa non sempre comodissima (provare per credere). Oltre a ciò, i comandi risultano parecchio complicati all'inizio, visto che ogni tasto ha una funzione ben precisa e dovremo utilizzarli quasi tutti! Con la pratica comunque non ci sarà di che preoccuparsi.
Longevità? Ottima, grazie all'elevato numero di sottomissioni, sottogiochi e molto altro ancora. Questo è un altro punto forte del titolo, visto che i vari tornei di combattimenti, i boss segreti potentissimi, i 99 cuccioli della carica dei 101 da trovare ecc., ci terranno impegnati parecchie ore.
Facendo un bilancio conclusivo di questo buonissimo gioco, possiamo dire che, nonostante non sia difficilissimo da completare, nonostante il parlato sia rimasto in inglese, nonostante la pessima conversione e nonostante i controlli siano un po' ostici alle prime partite, non avere questo titolo sarebbe davvero peccato. E' un'occasione unica per provare qualcosa di veramente innovativo e non si può restare indifferenti a questo mix di allegria, umorismo, coraggio, amore e amicizia creato dall'impareggiabile Squaresoft e dalla magica Disney.
Fonte: Ludus