[PSP/RECENSIONE] Chessmaster

La più celebre saga scacchistica di tutti i tempi su console e PC, approda anche sulla portatile di casa Sony. Dopo ben dieci capitoli ed oltre cinque milioni di copie vendute, Chessmaster: L'Arte di Apprendere si propone di riversare su PSP tutto il bagaglio di esperienze maturato negli anni passati e far muovere i primi passi anche ai giocatori poco avvezzi a questa disciplina.
Oltre alle modalità classiche, per i giocatori alle prime armi sono presenti una serie di tutorial che gli consentiranno di apprendere a fondo il gioco degli scacchi. La sezione è divisa in cinque aree, dove spiccano la modalità Impara a Giocare, quella di allenamento con aiuti e consigli vari oppure delle partite già iniziate che andranno risolte con una sola mossa. La vostra guida nel gioco sarà Josh Waitzkin, celebre campione internazionale di scacchi che vi guiderà passo passo, migliorando la vostra abilità. Se queste modalità si indirizzano, come poc'anzi detto, a chi ancora alle prime armi, il resto non scontenterà certo i giocatori navigati: sono infatti presenti alcuni intricati puzzle game, o ancora la modalità multigiocatore grazie alla quale sfidare un amico tramite connessione wireless. Purtroppo non sarà possibile sfidare in rete altri avversari, possibilità che avrebbe senz’altro giovato al prodotto sviluppato da Ubisoft.


Mentre la versione per Nintendo DS utilizza l'accoppiata pennino-touch screen, dobbiamo dire che tale assenza non inficia questa controparte per PSP, la cui fruizione si dimostra facile e godibile. Graficamente, il gioco snobba il 3D e propone una veste grafica completamente in 2D che ricorda le vignette di scacchi dei classici giornali enigmistici. Spartano, indubbiamente, ma funzionale. Anche il sonoro viaggia sullo stesso binario, con musiche semplici e rilassanti, che quantomeno avranno il vanto di non disturbare il giocatore.
Chessmaster: L'Arte di Apprendere è quindi un titolo completo, in grado di offrire un giusto grado di sfida al giocatore esperto ma anche di aprire le porte di questa disciplina a chi fino a poco prima non sapeva che un cavallo si muove ad L. Tante modalità assicurano una longevità più che discreta, per quanto alla fine si tratti sempre di giocare a scacchi.

Fonte: Ludus