La crisi finanziaria che sta colpendo tutto il pianeta ha delle ripercussioni anche nel mondo del calcio. Basti pensare alle azioni dei club quotati in Borsa: solo nell'ultimo mese il titolo dell'AS Roma ha perso oltre il 25% a Piazza Affari, ma anche Juventus e Lazio non se la passano tanto meglio e nella giornata di ieri hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 7,39% e il 19,58%.
Proprio il presidente dei biancocelesti, Claudio Lotito prova ad indicare una soluzione: "Servono stadi di proprietà - ha dichiarato - inseriti in cittadelle dello sport, altrimenti si rischia un tracollo economico. Il calcio deve imboccare una strada diversa, i club non possono più dipendere dalle fortune dei loro giocatori, ma devono avere la possibilità di crearsi un proprio patrimonio".
Anche un paese molto 'avanti' in questo senso come l'Inghilterra ha i suoi bei problemi. Il Liverpool ha momentaneamente accantonato il progetto per la costruzione del nuovo stadio, inoltre la Football Association ha denunciato debiti per 3 miliardi di sterline da parte dei club della Premier League.
Tra le squadre inglesi in maggiori difficoltà economiche c'è il West Ham del proprietario islandese Gudmundsson, la cui banca Landsbanki è sull'orlo del fallimento. Il vice presidente Fridgeirsson ha ammesso che la società potrebbe ricorrere alle cessioni di alcuni giocatori importanti sul mercato di gennaio. Non si tratta certo di una buona notizia per il tecnico Gianfranco Zola...
Intanto la Uefa sta studiando dei provvedimenti. Il segretario generale David Taylor ha annunciato: "In futuro i club con troppi debiti potrebbero essere escluse dalla Champions League e dalla Coppa Uefa".
Fonte: Calciomercato