Tre giorni e poi sarà Champions League. O almeno l'antipasto di quella che i tifosi della Fiorentina sperano sia un'annata ricca di soddisfazioni europee, nella Scala del calcio europeo. Cerchiamo allora di capire, a 72 ore di distanza, qual è la forma della rosa gigliata, reparto per reparto, in vista della "gara dell'anno".
PORTIERI
Frey è già in palla. Col Barcellona ha dato sfoggio di tutte le sue qualità sotto l'occhio attento di Platini, tra voli e prodezze. Nelle altre amichevoli estive, il suo supporto è sempre stato cospicuo ed è scontato il suo utilizzo dal primo minuto. Storari sta facendo bene, anche se non è Frey: ha però coraggio, voglia di far bene e grande intraprendenza. Nel corso del campionato e delle coppe sarà comunque utile alla causa. Più in ombra, invece, Avramov, sempre più relegato al ruolo di terzo portiere.
TERZINI DESTRI
Contro lo Slavia Comotto, che sta recuperando bene dall'infortunio, non ci sarà. Spazio dunque a Zauri, che dimostra di non aver trovato ancora la sintonia giusta con i compagni, ma di essere un terzino di sicuro affidamento.
TERZINI SINISTRI
Vargas, in fase offensiva, ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto. Grande corsa, grande velocità, grande calcio. Gli manca ancora la condizione migliore, qualora Prandelli non lo ritenesse ancora pronto, in rampa di lancio c'è Pasqual. L'ex terzino dell'Arezzo è comunque dietro nelle gerarchie del tecnico di Orzinuovi rispetto al peruviano e da lui la Fiorentina si attende un immediato riscatto dopo una stagione a fasi alterne. Terza ipotesi, ma neanche tanto terza, è Gobbi, che si alternerà tra terzino e centrocampista.
DIFENSORI CENTRALI
Gamberini è in buona forma ed in ottima condizione psicologica, forte di un'annata da leader difensivo e della fiducia di tutta la società. Da Costa e Mazuch sono fuori dalla lista Uefa (scelta sorprendente quella di fare fuori entrambi), Kroldrup è ancora indietro nella preparazione e Dainelli soffre le voci di mercato ed una condizione non ancora al top. E' il reparto che più preoccupa in chiave preliminari.
CENTROCAMPISTI CENTRALI
Felipe Melo è la lieta sorpresa di quest'estate: grinta, personalità, ottimi piedi, grande corsa. Sarà lui il fulcro centrale delle azioni viola, con Kuzmanovic e Donadel che agiranno da frangiflutti e ripropositori ai suoi lati. Gobbi al momento è un'alternativa che finisce dietro ad Almiron, bene subito contro la Primavera e probabilmente pronto per scendere in campo contro lo Slavia. Santana, intanto, da interno ha fatto benissimo ma il sentore è che giocherà sull'esterno almeno per il momento.
ESTERNI DESTRI
Santana ha fatto benissimo al centro, altrettanto sulla fascia. Una scoperta, anzi, una riscoperta. Ottima classe, grande tecnica, colpi sopraffini, che metteranno sicuramente in crisi lo Slavia. Semioli è più indietro nello scacchiere tattico di Prandelli, l'alternativa più credibile è Jovetic sul quale c'è poco altro da dire, dopo tutti gli elogi spesi in queste settimane per il fenomeno montenegrino. Escluso dalla lista Uefa, invece, Papa Waigo: per lui si prospetta la cessione, forse all'estero per liberare un posto da extracomunitario (per il centrale) in riva all'Arno.
ESTERNI SINISTRI
Mutu deve ancora recuperare la forma, ma la firma sul contratto sarà sicuramente un toccasana dal punto di vista psicologico per il rumeno. E' lui il titolare indiscusso, ma attenzione ad Osvaldo, indicato dai più come il migliore dell'estate viola. Niente Champions invece per Jorgensen, ancora out per infortunio.
PUNTE
Gilardino ha altre movenze rispetto a Pazzini: è più centravanti, più punta, più giocatore adatto agli schemi di Prandelli. Pazzini, che parte dietro al centravanti di Biella, sembra averli assimilati più in quest'estate che negli scorsi mesi, vista la massiccia dose di gol fatti nelle amichevoli pre-campionato con la maglia viola.