[PS3-XboX360/RECENSIONE] Bayonetta

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Genere: Azione
Produttore: Sega
Sviluppatore: Platinum Games
Giocatori: 1
Data uscita: 2009

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Se pensiate che “tamarro” faccia solo rima con “Devil May Cry” non avete ancora visto nulla. O meglio, non avete ancora visto Bayonetta, partorito da Hideki Kamiya, game designer del gioco di cui sopra.
In un contesto molto simile a quello nel quale il caro Dante ci ha abituati, una strega (buona per la cronaca) si trova a dover combattere contro stuoli di angeli malvagi.
Ma la vera nota in comune non riguarda tanto la cornice narrativa, nè il cosa si fa ma soprattutto il come si svolge il tutto.
E al Tokyo Game Show se ne sono viste di cotte e di crude…

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Una partner ideale
Nell’ultimo trailer apparso al pubblico ci siamo davvero rifatti gli occhi. E non parliamo solo dei modelli poligonali della protagonista, né del suo abito succinto o dei suoi occhialini da segretaria sexy.
No, nulla di tutto questo, ma molto di più.
Una eroina così atletica, irriverente e letale non la si era mai vista credetemi. Ecco che beatamente siede su una statua mentre questa crolla, poi, con grazia avvenente, si sposta su un grosso orologio anch’esso in caduta libera. E mentre mancano pochi istanti prima del tragico schianto al suolo, ecco che la strega, invece di mettersi in salvo, schernisce gli avversari, uccidendoli poi con due grosse paia di pistole che brandisce con le mani e con le… scarpe!
Nella sezione in-game non è che le cose si acquietino, anzi. Combo micidiali si susseguono a ritmo forsennato, con azioni al cardiopalma e movenze circensi.
La nostra giovane donzella infatti utilizza acrobazie davvero fuori dal comune, alternando l’uso delle bocche da fuoco a bastonate o mazzate corpo a corpo.
Tutto il possibile dunque per fermare avversari abbastanza variegati, che spaziano da candidi angeli a mostruosità di dimensioni colossali.
In quest’ultimo caso in particolare, pare che potremo addirittura evocare particolari entità in nostro aiuto, esibendoci addirittura in uno “stacchetto” a mò di velina.
Non è dunque nascosta una sorta di ironia, che traspare anche in alcuni uccisioni addirittura teatrali (come la comparsa di una ghigliottina a terminare un nostro nemico), con uno stile che in questo caso ricorda un po’ God Hand.
Per quel concerne le caratteristiche “tecniche”, un applauso lo merita la resa grafica, che, anche già da ora, è pulita è assolutamente strepitosa.
Ciò può essere notato soprattutto nelle ambientazioni, con uno stile non eccessivamente “dark” ed oscuro come potreste immaginare, ma bensì abbastanza onirico, quasi fiabesco, ma non per questo meno lugubre di altre produzioni a noi note.
Con la stessa filosofia è stato affrontato anche il discorso sonoro, con la presenza si di musichette e ritmi adrenalinici per le azioni più concitate, ma anche di ritornelli che fanno molto Sailor Moon.
In fondo con una protagonista così cosa vi aspettavate?

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Immagini del gioco:











Fonte: SpazioGames

La grafica non è delle migliori, però sembra violento, e i giochi violenti solitamente mi piacciono *_*