[XboX360/RECENSIONE] Fifa Street 3

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Puntuale come un orologio svizzero torna l’appuntamento sui campetti da calcio improvvisati di casa Electronic Arts. Quest’anno però la serie Fifa Street snobba le console a 128 bit e si propone solo su Xbox 360 e Playstation 3, quasi a voler significare che i programmatori hanno voluto realizzare un prodotto spiccatamente next-gen.

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La verità purtroppo è ben diversa. Se in ambito ludico la serie Fifa è riuscita a fare passi da gigante, questa parentesi sviluppata da EA Big continua stoicamente a proporre una pochezza di gameplay a tratti disarmante. L’obiettivo è quello di creare sfide quattro contro quattro altamente spettacolari, condite da numeri brasiliani, giochetti da baraccone, tiri dalla potenza inaudita e movenze che più che il mondo del calcio ricordano l’universo virtuale di Matrix. Fin qua nulla di nuovo, l’impostazione è quella classica a cui la serie ci ha abituati sin dal primo capitolo.

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Il problema è che la formula non funzionava qualche anno or sono e coerentemente non funziona nemmeno oggi. In campo è impossibile dar vita a trame di gioco intricate: tra una rovesciata, miriadi di finte fini a se stesse, quaranta contrasti di fila dove ci si ammazza in un metro quadrato per il pallone, si assiste a uno spettacolo circense che ben presto sfocia nella noia più assoluta. Si potrebbe chiudere un occhio sulla natura arcade del prodotto, sempre che quest’ultimo non proponga una pochezza di gameplay disarmante ed un andamento delle partite soporifero. Il sistema di trick e acrobazie effettuabili è stato ingigantito (in quanto a possibilità offerte), ma d’altro canto per favorire il proliferare di finte e trucchetti la difesa è stata fortemente penalizzata. Giocare contro un amico e dar vita a partite intense, dove a spuntarla è effettivamente il giocatore più capace, è impresa assai ardua. Tacendo poi del gioco in singolo, dove l’intelligenza artificiale della cpu risulta ridicola, o dove le modalità non riescono ad incollare il fruitore allo schermo per più di qualche manciata d'ore.

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Una barra apposita, una volta riempita consentirà di utilizzare per un determinato lasso di tempo la cosiddetta “Gamebreaker”. Sarà così possibile effettuare tiri assai più potenti, passaggi più efficaci, eseguire con più scioltezza le acrobazie ed avere un vantaggio temporaneo sull’avversario. Il tutto sarà enfatizzato da scie luminose che seguiranno il pallone e dallo schermo che assumerà toni violacei.

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Graficamente parlando il gioco utilizza uno stile contraddittorio. Un po’ a sostenere i toni leggeri di tutta la produzione, i vari modelli poligonali sono realizzati come caricature (non troppo accentuate) delle controparti reali. Le animazioni lasciano a desiderare, seppur siano presenti le più famose finte ed i giochetti di un qualsiasi spot della Nike. Anche i campi (per un totale di sette: si spazia dal campetto di strada ad un grattacielo) risultano scialbi, ed il senso di next-gen assai lontano. Nonostante un frame rate ancorato ai 60 fotogrammi al secondo stabili (ci pare il minimo), il risultato finale è ben lontano dai fasti di ben altri prodotti. L’audio invece può vantare come da tradizione EA musiche su licenza e tra i vari gruppi citiamo Dub Foundation, Bassnectar, Excstatic e Datarock.

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Volendo terminare, Fifa Street 3 è un prodotto che non convince, non per la sua natura spiccatamente arcade ma per la pochezza del proprio gameplay, troppo noioso e privo di attrattive per riuscire ad appassionare il giocatore medio. E forse questo è troppo poco perfino per il casual gamer.

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Fonte: Ludus