Dopo che Dead Space fu annunciato, non furono certo in molti a credere nelle potenzialità di questo nuovo franchise firmato EA. Il titolo, però, è riuscito a farsi strada sgomitando in un Ottobre pieno di “grandi” uscite e capolavori annunciati con forza e determinazione. Il nuovo gioco di Redwood Studios è l’incarnazione dell’evoluzione di quel genere, il survival horror, tanto amato da milioni di videogiocatori. E’ ora di visitare l’astronave mineraria USG Ishimura... siete pronti?
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Nel freddo spazio... Isaac Clarke è un ingegnere inviato insieme ad una squadra di tecnici a riparare l’astronave mineraria USG Ishimura che, in seguito ad un guasto, si trova nell’orbita di un remoto pianeta dello spazio più profondo. Non appena il gruppo cerca di abbordare la nave qualcosa va storto e costringe l’equipaggio ad un atterraggio di fortuna; ma dentro la Ishimura le cose sono destinate ad andare ancora peggio. Ad accogliere Isaac ed il suo team c'è uno strano silenzio, assolutamente impossibile in una nave con migliaia di persone a bordo. Dopo un breve momento d’incertezza, l’esplorazione continua fino a quando succede l’imprevedibile: le luci si spengono, parte lo stato di quarantena e dal soffitto un essere mostruoso e deforme afferra uno dei componenti dell’equipaggio maciullandolo brutalmente. Questi sono i primi quindici minuti (circa) di Dead Space. Non vogliamo rovinarvi il gusto di sapere cosa succede dopo, per questo motivo, ci fermiamo qui. Possiamo tuttavia affermare che la trama è davvero interessante; il ritmo narrativo è soppesato in modo tale da scoprire ogni retroscena passo dopo passo, fino a confondere le idee e sorprendere il giocatore quando meno se lo aspetta. Colpi di scena e rivelazioni scioccanti non mancheranno di certo! La narrazione ricorda molto Bioshock, in quanto il nostro protagonista è “muto” e non ci sono cut scene a interrompere il ritmo di gioco: tutto avviene in tempo reale e scoprire ogni dettaglio di quanto accaduto all’equipaggio si rivelerà davvero molto interessante. Proprio come nel capolavoro firmato Irrational Games ci saranno inoltre dei “logs”, i corrispettivi dei diari che si trovavano nelle profondità di Rapture. Se poi pensate all’uscita del film e del fumetto potrete intuire come “l’universo” di Dead Space sia davvero vasto ed articolato.
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Ho visto un’ombra camminare sul muro... Il punto forte di Dead Space è la sua atmosfera da brividi. Nonostante Isaac abbia a sua a disposizione un arsenale vasto e variegato non vuol dire che siate al sicuro. La Ishimura è completamente invasa da mostri terribili e assetati di sangue. L’illuminazione è scarsa nei corridoi, ogni tanto si può scorgere una luce debole anch’essa sul punto di esaurirsi e lasciarvi completamente al buio. Solo entrando in modalità di tiro avrete modo di guardare dove camminate e, lasciatevelo dire, è meglio così. I rumori provocati dai nemici vi terranno sempre allerta, non avrete mai un momento di pace. Ogni luogo è pericoloso, non saprete mai quando e da dove sarete attaccati. I vostri avversari sfruttano le condotte di areazione per spostarsi da un punto all’altro. Per questo motivo ogni volta che affronterete un gruppo di mostri non li ritroverete mai nello stesso punto, piuttosto vi seguiranno in base ai vostri spostamenti. Più di una volta ci è capitato di entrare in una piccola stanza per aspettare i nemici al varco; in questo modo non potrebbero attaccarvi da qualsiasi direzione è in più siete al sicuro finché nascosti la dentro. Peccato che anch’essa è collegata all’intero sistema di areazione e, con nostro stupore e spavento, i nemici sono apparsi alle nostre spalle. Tutto questo serve a farvi capire una cosa: mai abbassare la guardia! Come se non bastasse alcuni mostri dopo aver ricevuto numerosi colpi vi attaccheranno con quello che rimane del loro corpo o, ancor meglio, al loro interno scoprirete che ospitano altri simpatici mostriciattoli...
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Macellai dello spazio Sembra una battuta ma è proprio così. Da come avrete capito i nemici sono tosti e, per eliminarli definitivamente, ci vogliono delle maniere forti. Smembrare è la parola d’ordine, pezzo dopo pezzo. Quando mirate ad un mostro non basta fargli esplodere la testa per ucciderlo, bisognerà anche mozzargli gli arti in modo da porre fine alla sua infida esistenza. Avrete due possibilità: sparare o “pestare”. Avete capito bene, Isaac dispone di due attacchi fisici per così dire. Il primo consiste nel colpire con l’arma in mano (utile se finite le munizioni), il secondo è una potente pestata, perfetta per finire i nemici caduti a terra. Vi consigliamo di non usare questi attacchi come metodi di lotta standard, poiché non sono abbastanza potenti per stordire o uccidere il nemico in poche mosse, in più, lasciano la vostra difesa troppo scoperta. Parlando delle armi in vostro possesso c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Tolto il comunissimo lanciafiamme, il resto dell’arsenale è davvero “particolare” o, “adatto alla situazione”. Senza scendere nei particolari siamo rimasti colpiti dal “tagliatore” e dallo “sbudellatore”. Entrambi hanno nomi davvero chiari per il loro intento. Il primo è una sorta di sega circolare ma con la particolare funzione di lanciare i dischi e controllarli per un breve periodo di tempo: sangue a fiumi assicurato. Il secondo invece è una pistola multiraggio. In sostanza spara un colpo orizzontale, utilissimo per troncare in due i nemici. Ulteriore aggiunta è la presenza del fuoco secondario. Ogni vostra arma, tramite la pressione del tasto RB, cambierà modalità di sparo. Ad esempio, il già citato sbudellatore, lancerà una mina a tempo, la quale può attaccarsi su qualsiasi superficie (mostri inclusi). In molti si staranno chiedendo la quantità di munizioni presente nel gioco. Quello che possiamo dire è che, nonostante sia un survival horror, Dead Space è allo stesso tempo uno shooter quindi si è dovuto optare per un certo bilanciamento tra nemici, munizioni ed armi. Giocando abbiamo notato che se non prestate attenzione al fare economia delle vostre scorte (il che vuol dire scappare quando si può) potreste trovarvi in seria difficoltà verso la fine. D’altro canto i medikit per ripristinare la vostra salute non sono molti e questo incide notevolmente sul livello di difficoltà generale.
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Il potere della Cinesi Dopo avervi introdotto le armi da fuoco, vi parliamo dei due poteri speciali di cui Isaac dispone. Il primo è la Cinesi, ovvero, il potere di spostare oggetti tramite un raggio di forza. Il secondo dono è la Stasi, capace di rallentare sensibilmente i movimenti di oggetti ed esseri viventi. A differenza della Cinesi, non potrete usare la Stasi infinite volte. Nella parte posteriore dell’armatura del nostro ingegnere, all’altezza della scapola destra, c’è l’indicatore della Stasi, mentre sulla colonna vertebrale ci sarà quello relativo allo stato di salute. Entrambi i poteri sono usati nel gioco sia per contrastare i nemici sia per risolvere le situazioni più complicate con le quali avrete a che fare. Spostare piattaforme, rallentare porte scorrevoli troppo veloci... questi sono solo un paio di esempi, a voi il piacere di scoprire le altre forme d’utilizzo. Ad espandere ancor di più il gameplay ci pensano i “power nodes”. Questi oggetti, abbastanza rari, sono fondamentali per la vostra sopravvivenza. Essi andranno utilizzati tramite le apposite “bench” dove potrete potenziare il vostro arsenale, l’armatura (quantità d’ossigeno e di salute), la Cinesi e la Stasi. A differenza di molti giochi come Resident Evil 4, i quali fanno uso di un sistema simile, in Dead Space non riuscirete ad avere tutte le armi al loro massimo livello in una singola partita. Ogni volta che userete un power node dovrete soppesare con cura la vostra scelta e specializzarvi nelle armi che utilizzate o ritenete più potenti. In più dovete pensare anche alla vostra salute, quindi, l’armatura porterà via ulteriori risorse, per non parlare della Cinesi e della Stasi. Tutto ciò rende più appagante il gameplay in quanto non avrete mai la sicurezza di andare in giro per la Ishimura equipaggiati come un carro armato (vecchio clichè di Resident Evil), snaturando il senso di paura e ansia per i pochi proiettili rimasti. Infine vogliamo parlarvi dello “Store”, ovvero, dove potrete acquistare munizioni, nuove armi, medikit, bombole d’ossigeno, riserve di stasi e i famigerati power nodes. La “moneta” corrente a bordo della Ishimura sono i “credits”. Questi, come il resto degli oggetti, possono essere trovati negli armadietti o ottenuti dai mostri una volta uccisi. Lo store funziona anche da deposito, in quanto il vostro inventario ha una capienza limitata. Potrete inoltre comprare delle nuove armature in grado di aumentare i posti disponibili e la capacità difensiva di quest’ultime.
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Varietà d’azione Dead Space è lungi dall’essere monotono. I dodici capitoli che compongono la storia offrono situazioni sempre stimolanti. Ci saranno sessioni a gravità zero, dove sia voi sia i mostri potrete sfruttare tutte le pareti “volando” da una parte all’altra per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. A volte farete delle piccole gite nelle zone esterne della Ishimura, quindi gravità zero è ossigeno per un minuto scarso. Senza contare che gli alieni non hanno problemi nel respirare e saranno ben felici di ostacolarvi nella vostra corsa verso le zone sicure. Le battaglie contro i boss sono davvero interessanti e non si limitano al ad attacchi diretti. Dovrete capire i punti deboli e agire di conseguenza.
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Uno spazio bellissimo Raccontare Dead Space non è facile. Descrivere con quale cura sono stati realizzati gli ambienti, come si è cercato di creare un atmosfera di morte e solitudine è un compito arduo. Tecnicamente parlando, il titolo dei ragazzi di EA Redwood Shores è eccezionale. Pulizia grafica, rallentamenti pressoché inesistenti, scorci di spazio profondo davvero impressionanti e tanta cura del dettaglio. Molte volte noterete scritte fatte col sangue dai poveri membri dell’equipaggio, corpi dilaniati dappertutto, sangue sulle pareti, distruzione, pazzia e morte. Davvero incredibile notare come il sangue a gravità zero esca dal corpo dilaniato di un mostro in forma di bolle che lentamente vanno sempre più in alto. Tocchi di classe davvero eccezionali. L’illuminazione degli ambienti è un altro punto forte del gioco. Vero e proprio cuore dell’atmosfera di terrore che il titolo cerca di incutere a chi sta davanti lo schermo. Passerete da grandi ambienti in cui tutto è chiaro e limpido a stretti e tetri corridoi dove la luce fa fatica ad entrare. La colonna sonora non è da meno. La musica è sempre stato un veicolo di emozioni e, se usato a dovere, ottiene risultati magnifici. In Dead Space sarete incalzati anche dai suoni, non solo quelli prodotti dai mostri nelle tubature, utili per farvi innervosire, ma anche dalle musiche di sottofondo che vi accompagneranno soprattutto nei momenti più animati e pericolosi. Un'ulteriore feature che abbiamo apprezzato è il menù strutturato tramite proiezioni olografiche. La mappa stessa è esplorabile come se fosse una piccola rappresentazione 3D. Se poi non avete voglia di consultarla per sapere dove siete diretti, basterà premere l’analogico destro per avere la direzione del vostro prossimo obiettivo. Tutti i dialoghi con gli altri protagonisti avvengono tramite schermo olografico, un’idea davvero interessante. La longevità si attesta tra le dieci e le dodici ore con una buona rigiocabilità vista la possibilità di sbloccare una nuova tuta, potenziare definitivamente le armi e approfondire tutte le sfumature della trama.
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PRO: - Comparto tecnico strabiliante. - Atmosfera da incubo. - Giocabilità immediata. - Buona longevità. - Molte idee interessanti. - Storia intrigante. - Fa paura...
CONTRO: -... sconsigliato a chi soffre di cuore. - Eccessivo backtracking. - Fa paura... davvero.
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Immagini del gioco:
Fonte: SpazioGames
Cloud Strife Master
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Titolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Dead Space Gio Ott 23, 2008 7:38 pm
XD PRO: Fa paura! E' un pregiol solo da alcuni punti di vista! Kmq sembra veramente bello anche se non mi va di comprarlo per diversi motivi (soprattutto perchè ci sono giochi migliori)