[PSP/RECENSIONE] Star Wars Battlefront: Lo Squadrone Dei Rinnegati

Ogni qualvolta ci si ritrova a dover recensire un gioco concesso su licenza è inevitabile che ci si confronti con il titolo in maniera scettica. Per troppe volte, infatti, siamo stati delusi dalle trasposizioni videoludiche dei nostri film o cartoni animati preferiti, ed è quindi necessario essere cauti nell'analisi, visto che il classico boccone amaro è sempre dietro l'angolo. “Star Wars Battlefront: Lo Squadrone dei Rinnegati” è un inedito capitolo che ha visto luce solo su PlayStation Portable, e che promette di far tesoro delle numerose critiche che gli appassionati avevano mosso al precedente episodio della serie, sempre apparso sul luccicante portatile Sony. Già in quell'occasione gli sviluppatori avevano accettato la difficile sfida di portare su PSP uno sparatutto quasi completamente improntato sulla componente multiplayer, sia in locale che attraverso la rete. Sebbene in parte il progetto fosse risultato positivo, il gioco presentava disarmanti lacune soprattutto per quanto riguarda il gameplay, visto che risultava pressoché impossibile controllare i movimenti del proprio avatar e il puntamento nello stesso momento. Oltre a questo l'avventura in singolo rasentava il ridicolo, essendo composta da solo tre missioni non propriamente coinvolgenti. Dopo questo parziale insuccesso, Rebellion, la software house incaricata di portare il mondo di Lucas su PSP, ha saggiamente deciso di ascoltare le numerose critiche e consigli provenienti dagli appassionati, includendo così in questo capitolo delle migliorie che saranno molto apprezzate.

Anche questa volta il punto centrale del gioco resta la modalità in multiplayer ad hoc e online, tramite la quale possono sfidarsi un massimo di 16 giocatori contemporaneamente. Le mappe in cui avvengono gli scontri sono ben 15, alcune delle quali inedite, mentre altre sono delle nostre vecchie conoscenze. Oltre alle schermaglie a terra dovrete essere in grado di far vostri anche i cieli cimentandovi nella guida di astronavi di ogni tipo rese celebri dai lungometraggi cinematografici. Proprio in questa caratteristica risiede uno dei punti ti forza di questo titolo, che vi offre la possibilità di mettervi alla guida dei mezzi più disparati, sia aerei, terrestri ed addirittura animali.

Spoiler:

A differenza di quanto accaduto in passato questa volta è stata inclusa anche una vera e propria campagna da giocare in singolo. Le vicende vengono introdotte da delle sequenze composte da delle sorte di fondali statici uniti a degli elementi in movimento, che nel complesso danno vita ad un effetto affascinante. La cornice narrativa non è sicuramente imperdibile, ma ci offre l'intrigante opportunità di vivere alcuni eventi importanti dei film da un punto di vista differente dal solito. Gli obiettivi delle missioni sembrano essere discretamente differenziati, anche se il concetto centrale rimane il più delle volte la conquista di una zona o la sua rispettiva difesa dagli attacchi nemici. La difficoltà, affrontando il gioco a livello normale, è decisamente contenuta, e nel giro di qualche ora sarete in grado di portare a termine il tutto. In modalità difficile invece la sfida diventa ben maggiore. Questo, ad ogni modo, non deve essere considerato un difetto particolarmente importante, visto che la natura del titolo è chiaramente votata al multiplayer. Da segnalare il fatto che alla fine di ogni missione vi verranno assegnate delle medaglie a seconda di quanto avrete dimostrato in battaglia. Questo stimola leggermente la rigiocabilità della campagna.

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Tutto ciò è sicuramente positivo, ma sarebbe completamente inutile se il sistema di controllo (pessimo nello scorso capitolo) non fosse stato rivisto. Fortunatamente anche qui sono state apportate delle modifiche, ed il tutto sembra ora funzionare decisamente meglio. Lo spostamento del personaggio è controllato in tutto per tutto dallo stick analogico della PSP, mentre con il grilletto destro è possibile puntate automaticamente al nemico più vicino. Più tempo aspetterete prima di sparare ad un nemico, più accurata sarà la vostra mira, e se avrete la freddezza di attendere sufficientemente potreste riuscire ad eliminare il vostro avversario in un unico micidiale colpo. Mentre prendete la mira avrete lo stesso la capacità di muovervi, così da poter evitare i proiettili nemici (questa modalità viene denominata “strafe”). In questa maniera, quindi, Ribellion ha aggirato i problemi che affliggevano il sistema di controllo, soprattutto per quanto riguardava il puntamento. Naturalmente questo sistema non è del tutto perfetto, ma finora è quanto di meglio abbiamo potuto provare su PSP.

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Come già anticipato in precedenza questo capitolo si contraddistingue dalla massa grazie alla sua modalità multiplayer online, che permette fino a 16 giocatori di sfidarsi grazie a internet (se non si raggiunge il numero necessario di giocatori essi vengono rimpiazzati da dei bot controllati dalla CPU). Finalmente saremo quindi in grado di sfidare online i nostri amici in qualsiasi momento, a patto di poter usufruire di una buona connessione internet tramite un Access point wireless. Durante il nostro test di questa modalità tutto è filato liscio, con le varie partite che si sono susseguite rapidamente, e durante gli scontri non abbiamo riscontrato particolari problemi di LAG. I tipi di giochi disponibili sono i soliti noti, quali ad esempio “cattura la bandiera”, “conquista”, e via discorrendo. In “Lo squadrone dei rinnegati” è inoltre possibile personalizzare il proprio personaggio e cambiarne l'equipaggiamento anche dopo l'avvio della partita, basta che vi troviate in un punto di controllo. La scelta dell'equipaggiamento deve essere ben ponderata, visto che i crediti per acquistare l'artiglieria sono disponibili in maniera limitata.

Ponendo la nostra attenzione sulla grafica di gioco possiamo affermare che l'universo immaginario di Lucas è riprodotto in maniera sapiente. Graficamente la qualità è superiore rispetto al passato, anche se non è esente da difetti. Spesso e volentieri, infatti, ci siamo trovati di fronte a casi di compenetrazione di poligoni, ed anche le collisioni non sono gestite nel migliore dei modi. Gli stage di gioco sono ben congegnati e presentano un discreto livello di dettaglio. Anche i personaggi sono di buona fattura, ed il motore di gioco è in grado di gestire un buon numero di nemici contemporaneamente sulla videata. Buoni anche gli effetti particellari successivi alle esplosioni o agli spari. Per quel che riguarda l'audio non possiamo che ritenerci soddisfatti. La colonna sonora è in grado di ricreare perfettamente l'atmosfera respirata nei film, ed anche gli effetti sono molto fedeli alla pellicola.

Tirando le somme “Star Wars: Lo squadrone dei Rinnegati” ha il pregio di aver ovviato in maniera convincente ai numerosi difetti che minavano la qualità del precedente episodio. È finalmente disponibile una vera campagna affrontabile in singolo, e la modalità multiplayer online è sicuramente quanto di meglio si sia visto sinora su una console portatile. Tutto questo unito al fatto che il titolo è stato migliorato corposamente nella gestione dei controlli e nella resa grafica lo rende un acquisto obbligato per gli appassionati, ed anche agli altri giocatori ne è consigliato l'acquisto.

Fonte: Ludus