[PS3/RECENSIONE] Devil May Cry 4

Prima di poter essere giocato, Devil May Cry 4 richiede 20 e più minuti d’installazione, ovvero la copia di 5GB di dati su disco. La notizia ha anticipato l’uscita del gioco e sollevato qualche polemica perché i benefici derivanti da tale installazione sono ben pochi. Dopo la prova con mano, ed il confronto con la versione Xbox 360, è doveroso ribadire che i tempi di caricamento beneficiano di qualche secondo in meno rispetto alla versione per la console Microsoft. Niente di che, in pratica.

Spoiler:

Ma veniamo al gioco. Devil May Cry 4, nel bene e nel male, non rinnova la serie. Nel passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova generazione, il titolo partorito da Capcom ripropone i medesimi pregi e difetti che hanno fatto grande questa serie, raggiungendo si una qualità globale di alto livello, ma nello stesso tempo deludendo chi aspettava succose novità, reparto grafico a parte. Ma andiamo con calma, che conosce la strada. Come anche i sassi oramai sapranno, il testimone è passato a Nero che è ora il protagonista del gioco, per quanto comunque Dante non disdegni qualche apparizione durante le varie missioni, in un’alternanza che riesce di fatto a variare l’andamento dell’avventura scongiurando la monotonia. Un’avventura che si dipana per quasi venti ore di gioco e che segue il medesimo canovaccio della serie, con la suddivisione a missioni, i vari potenziamenti presenti, le schermate fisse ed i tempi di caricamento da una zona all’altra. Tutto come da copione quindi.

Spoiler:

Nei panni di Dante ripercorrere i livelli affrontati con Nero ha tutto un altro sapore, considerate le diverse caratteristiche dei personaggi e l’assenza in Dante del braccio demoniaco. Anche affrontare i nemici avrà un nuovo sapore, e quelli più ostici con un personaggio possono diventarlo decisamente meno con il secondo. Dante già dall’inizio possiede i quattro stili di combattimenti di Devil May Cry 3 (Gunslinger, Trickster, Sword Master e Royal Guard), potendo essere intercambiati in ogni momento a piacere, senza contare poi un set tutto nuovo di armi. Ad ogni modo è Nero a meritare la scena, in quanto nuovo arrivato, quindi concentriamoci su di lui: di base, gli attacchi ricordano quelli di Dante ed il ragazzo si trova fornito di spada, da alternare con la pistola. La vera novità è data dal Devil Bringer, una sorta di braccio demoniaco che oltre ad essere utile per raggiungere appigli lontani, riesce a variare in meglio i combattimenti. Sarà infatti grazie a questo che potremo agganciare nemici e trascinarli a noi, per coniugare gli attacchi dalla lunga alla breve distanza, ma soprattutto risulterà molto utile per la concatenazione delle combo.

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Il fattore positivo di Devil May Cry 4 è che ce la tenta proprio tutta per evitare la monotonia e la ripetitività, fornendo il giocatore di sempre nuovi poteri per variare la formula. Anche se poi l’avventura non va a concentrarsi sul fattore esplorativo ma su quello dei combattimento, con presenti comunque alcune sezioni più ragionate, dove sarà doveroso l’utilizzo di un minimo di materia grigia.

Dal punto di vista prettamente grafico il lavoro svolto dal team di sviluppo è indubbiamente d’impatto, e di grande livello. Il motore grafico è quello di Lost Planet, aggiornato con le dovute migliorie. Il frame rate risulta stabile a 60fps, la realizzazione degli ambienti è sempre curata e le texture godono di grande cura. Un nuovo metro di paragone per il genere, per un risultato finale fuori dall’ordinario. Ottimi invece i filmati di intermezzo, numerosi e abbondanti, ma soprattutto mai banali. Volendo terminare Devil May Cry 4 è sicuramente un buon titolo, ma nessuno si aspetti delle innovazioni al gameplay, perché queste sono praticamente assenti. Certo, è presente un nuovo personaggio con le conseguenze che questo comporta, ma è la struttura di base ad essere rimasta immutata. Un Devil May Cry all’ennesima potenza, ma non aspettatevi un rinnovamento. Molti lo adereranno.

Fonte: Ludus

Il nuovo protagonista mi è più simpatico di Dante! W NERO! XD

Io lo odio E' solo un clone fallito del mitico dante

Dante è troppo serio (a parte in Devil May Cry 3)...

Ma per questo è un grande *_*

Ma Nero è più grande...