[PC/RECENSIONE] La Grande Guerra

La Grande Guerra è un classico strategico in tempo reale. Chiunque abbia provato uno delle pietre miliari del genere, come ad esempio Age of Empires, si troverà subito a casa. Tutto ciò a cui è abituato è presente anche in La Grande Guerra 1915-1918 (GG d’ora in poi). Visuale bidimensionale isometrica, centri cittadini, caserme e scuderie, raccolta di risorse e Alberi delle Tecnologie sono fattori chiave per ogni strategico di ambientazione storica e fortunatamente non mancano in GG. Vediamo ora tutto più nel dettaglio.

Dal punto di vista grafico e stilistico GG si difende decisamente bene. I menù sono comodi e ben realizzati, con un “effetto invecchiato” apprezzabile. Negli scontri GG opta per la classica visuale bidimensionale con prospettiva isometrica, scelta non troppo coraggiosa ma efficace. Puntare sul 3D avrebbe permesso un maggior impatto scenico, ma GG rimedia a questa mancanza offrendo un 2D di classe e indubbiamente assai comodo e funzionale.
La scelta delle texture è azzeccata e i paesaggi si dimostrano sufficientemente variegati. Gli edifici hanno un livello di dettaglio davvero alto, con particolari riprodotti in modo ottimo e ombre statiche proiettate dagli edifici stessi. Le unità, anche se non troppo particolareggiate, si differenziano bene l’una dall’altra e impediscono errori nella selezionare delle proprie truppe. Gli effetti speciali sono abbastanza elementari ma comunque ben realizzati. Ciò che più colpisce è però la grandissima quantità di unità presenti sullo schermo senza il minimo rallentamento, anche su sistemi medi. Battaglie campali al massacro con eserciti di duemila e più unità che si scontrano fa il suo effetto anche nelle semplici due dimensioni, grazie anche alla grande fluidità complessiva.

Spoiler:

La parte audio invece delude maggiormente. Se gli effetti speciali sono nella normai, se il doppiaggio delle unità, coerentemente effettuato nella lingua del paese d’appartenenza, è discretamente realizzato, è la parte musicale del titolo che davvero abbassa il livello qualitativo dell’intero settore sonoro. Sono presenti solo due musiche che si ripetono all’infinito, una per le parti più “tranquille”, un’altra per le fasi più “concitate”. Il bello è che entrambe sono delle marcette piuttosto allegre, che stonano decisamente con la situazione su schermo ed irritano non poco dopo un ascolto prolungato.

Come detto in precedenza, la struttura di GG è quella canonica di un qualunque strategico in tempo reale. Esistono centri cittadini che permettono di produrre gli abitanti, deputati alla costruzione degli edifici e al raccoglimento delle risorse, quali Oro, Cibo, Legno, Ferro e Petrolio. Esistono ovviamente anche edifici addetti alla produzione di unità militari di vario genere.
Sono presenti anche i soliti edifici, quali il mercato, le varie accademie e le centrali elettriche, incaricati di proporre al giocatore numerose migliorie, sia per le unità che per la velocità di produzione e così via. Anche l’albero delle tecnologie è piuttosto sviluppato e presenta molteplici opportunità evolutive. Insomma, tutto ciò che un amante degli strategici in tempo reale desidera è presente in GG.
Le uniche differenze rispetto alla struttura classica sono il gran numero di truppe presenti sul campo, fattore che vuol in qualche modo rappresentare le enormi masse di soldati spediti al fronte, e i due consiglieri, economico e militare.
I due consiglieri, liberamente attivabili dall’utente, si occupano sia degli aspetti gestionali, come la produzione di risorse e la costruzione di edifici e unità, sia del comando delle unità stesse. Con entrambi i consiglieri attivati, il giocatore si toglie di dosso il peso dell’ordinaria amministrazione e può dedicarsi a compiti più complessi o intriganti, come il controllo di truppe speciali.
Anche le modalità sono quelle classiche di ogni strategico, e tra esse figurano le classica campagna, articolata su cinque storie differenti, cinque come le nazioni rappresentate in GG (Francia, Inghilterra, Germania, Russia e Impero Austro-Ungarico), e la modalità libera, dove potremo settare ogni fattore per una partita rapida.
Una struttura così classica si dimostra quindi assai immediata e rapida da essere assimilata, ma questo fattore presenta anche il classico rovescio della medaglia: una così grande mancanza di innovazioni può scoraggiare il frequentatore abituale del genere, ormai quasi stufo delle solite meccaniche.

Spoiler:

Il titolo si dimostra in compenso piuttosto longevo, con ben cinque sottocampagne nella modalità principale e una modalità libera, ovviamente, infinita. Inoltre il titolo presenta anche una difficoltà leggermente superiore alle media, e ciò comporta una maggiore durata.

In conclusione, La Grande Guerra 1915-1918 si rivela un buon titolo, realizzato con grande cura e attenzione ai particolari. In aggiunta, il titolo è in vendita a soli 19,50 euro, prezzo decisamente vantaggioso per chi non dispone di un budget per i videogiochi illimitato.
Acquistatelo senza pensarci, a patto di non aspettarvi grandi innovazioni.

Fonte: Ludus

Sembra uno di quei giochi in stile "Age of Empires"! Sono carini, ma dopo un pò stufano...

Già, però in quel periodo in cui ci giochi ti diverti ^^