Crysis Warhead
Genere: Sparatutto
Produttore: Electronic Arts
Sviluppatore: Crytek
Distributore: EA
Lingua: Completamente in italiano
Giocatori: 1-32
Recensione a cura di:
Andrea "andymonza" Porta
Ad un anno di distanza dal successo di Crysis il mondo PC è pronto per una nuova invasione. Crysis Warhead si propone come una via di mezzo tra un seguito ed un’espansione: pur essendo stand alone ed abbastanza longevo, esso ripropone la medesima formula di gameplay già sperimentata nel predecessore, senza particolari novità; il setting tropicale, i vasti livelli free roaming, le armi, i poteri della nanotuta, persino la vicenda narrata è rimasta la medesima.
Sette livelli single player, ed una nuova modalità multiplayer costituiscono l’offerta di Warhead, disponibile al prezzo ridotto di circa 35 euro.
It’s Psycho time
Invece che del solitario Nomad, ci troveremo questa volta nei panni dell’impulsivo soldato Psycho, e prenderemo parte alla stessa operazione militare da un altro punto dell’isola. La storia ci vede impegnati ad impedire ai Nord Coreani di portare fuori dall’isola un’arma sperimentale, le cui origini verranno spiegate nel corso dell’avventura; il cattivo di turno è il carismatico comandante delle truppe nemiche. Per quanto le basi per una buona storia ci siano, ed alcune cut scene abbiano un taglio decisamente drammatico, la vicenda non riesce a catturare completamente, e l’immedesimazione viene a mancare: lo stesso protagonista non sembra per nulla sorpreso dagli strani avvenimenti che si verificano da metà gioco in poi con la comparsa di una misteriosa specie aliena e relativa neve fuori stagione.
Sin dal primo livello di gioco è chiaro che con Warhead lo scopo degli sviluppatori è quello di spingere ancora più in là l’elemento action già presente in Crysis: l’aumento del numero di nemici che popolano i livelli, e la grandissima quantità di armamenti e munizioni cui abbiamo accesso non lascia dubbi in proposito.
I potenziamenti offerti dalla nanotuta sperimentale sono come ce li ricordavamo: accessibili dal comodissimo menu radiale, si dividono tra velocità di corsa, armatura, forza ed invisibilità. Essi attingono tutti alla medesima riserva di energia, che seppur molto scarsa è in grado di ricaricarsi in fretta.
Switchare da un potenziamento all’altro nel bel mezzo di un combattimento è sempre divertentissimo, e premia tanto l’improvvisazione quanto una buona pianificazione.
Back to the Island
I livelli si presentano ancora una volta molto vasti ed interamente esplorabili, con gran beneficio per le fasi di approccio alle postazioni nemiche: quale che sia il vostro stile di gioco, avrete tutte le possibilità per inscenare assalti talvolta indimenticabili. L’unica eccezione a questa regola è un livello ambientato in una miniera abbandonata, assolutamente lineare, ma comunque non sgradito: il cambio d’ambientazione spezza efficacemente la monotonia tropicale, e combattere in spazi angusti ci costringe ad un radicale cambio di tattiche. Uno dei livelli più riusciti per design ed azione offerta si svolge invece su di un treno in corsa, che ci troveremo a dover difendere a tutti i costi. Sia che decidiamo di rimanere sui vagoni, sia che preferiamo affrontare i nemici a terra, fintatochè il treno rimarrà integro la missione continuerà. Tra azione in tempo reale, e spettacolari eventi scriptati, l’azione offerta da questo Warhead è davvero adrenalinica, e non ci sarà certo tempo di annoiarsi.
I nemici che popolano i livelli si dividono tra soldati nord coreani, e, da metà gioco in poi, gli alieni che tanto ricordano le seppie di Matrixiana memoria. L’intelligenza artificiale dei nemici è rimasta pressoché invariata, con l’unica differenza rappresentata da quelli dotati della nanotuta, che ne utilizzeranno i poteri con maggior cognizione di causa. Gli alieni hanno ora la capacità di sfruttare un sistema di scudi condivisibili, e sarà necessario abbattere per primo il generatore.
E’ presente anche qualche boss fight, dove come da programma sarà necessario individuare il punto debole del bestione di turno e picchiare senza pietà.
L’arsenale è rimasto praticamente invariato: fucili d’assalto, shotgun, fucile Gauss e da cecchino, senza dimenticare l’assortimento di granate ed esplosivi.
Ritorna anche il gradito menu grazie al quale è possibile riempire in tempo reale gli slot d’espansione delle armi con utili gadget come mirini laser, silenziatori, torce e lanciagranate.
L’unica differenza sostanziale è rappresentata dalla possibilità di impegnare due mitragliette alla volta, controllandone il fuoco indipendentemente con i tasti del mouse.
L’architettura free roaming della maggior parte dei livelli è un ottimo setting per l’utilizzo dei veicoli nemici: si passa dalle più semplici jeep Hummer, a camion e semicingolati. Il modello di guida è nettamente migliorato rispetto al precedente, anche se la fisica risponde talvolta in modo strano.
Comparto Tecnico
Il comparto tecnico presenta qualche ulteriore miglioramento rispetto alle meraviglie già offerte da Crysis: con Warhead abbiamo territori ancora più vasti, livello di dettaglio aumentato, e molte più unità a schermo; i miglioramenti si notano soprattutto negli scenari innevati, ora davvero incredibili. Anche questa volta rimarrete a bocca aperta. A livello di performance non è cambiato granchè, senonchè rispetto ad un anno fa l’hardware necessario a far girare questi titoli si è decisamente deprezzato: chiunque abbia potuto godere appieno di Crysys, con la stessa macchina potrà affrontare tranquillamente anche Warhead.
Il comparto audio è di ottima fattura: tornano le ottime musiche apprezzate in Crysis, e l’effettistica, in grado di ricreare perfettamente tanto lo scoppio di una granata, quanto il soffio del vento tra le fronde.
Abbiamo notato qualche piccolo bug, come lo switch delle armi che talvolta si blocca, ma siamo certo che verranno rilasciate al più presto patch correttive.
Multiplayer
Il multiplayer presenta sette nuove mappe, ed una nuova modalità denominata Team Instant Action, che altro non è che un Deathmatch a Squadre; esso va ad aggiungersi a Power Surge, unica modalità disponibile in Crysis. Le mappe presentano un ottimo design, e la presenza dei veicoli in alcune di esse rende alcuni scontri davvero memorabili. La vera novità è che tutti i partecipanti agli scontri saranno dotati della nanotuta completa di tutti i suoi power-up; dopo aver provato, possiamo assicurarvi che attendere invisibili dietro un angolo la prossima ignara vittima è assolutamente godurioso. Corposa e ben supportata, l’offerta online allungherà di un discreto quantitativo di tempo la longevità del titolo. Confidiamo che Crytek continui a supportare la comiunità, con il rilascio di nuove mappe in un futuro non troppo lontano.
Hardware
Requisiti minimi
- CPU: Intel Pentium 4 2.8 GHz (3.2 GHz per Vista)
- RAM: 1GB (1.5GB per Windows Vista)
- Scheda Video: NVIDIA GeForce 6800 GT, ATI Radeon 9800 Pro (Radeon X800 Pro for Vista) o meglio
- VideoRAM: 256MB
- Sistema Operativo: Microsoft Windows XP with Service Pack 2 or Microsoft Vista
- DirectX: DX9.0c o DX10
Commento finale
Con un prezzo leggermente sotto la media, e una longevità tra le sei e le sette ore, Warhead è un acquisto praticamente obbligato per i fan del primo Crysis: ritroverete le stesse caratteristiche, condite con un’azione ancor più esplosiva ed epica. L’unico vero lato negativo è la più totale mancanza di qualsiasi novità: vedere un nuovo potere per la nanotuta, o anche solo un’arma completamente inedita, ci avrebbe senza dubbio fatto piacere. A coloro che ancora non avessero vissuto l’esperienza Crysis consigliamo invece un doppio acquisto: a poco più del prezzo di un gioco intero potreste portavi a casa l’intera indimenticabile esperienza.
Fonte:SpazioGames
Immagini del gioco:
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