[GBA/RECENSIONE] Polarium Advance

Polarium è stato uno dei primi giochi a sfruttare in modo simpatico ed immediato le peculiari specifiche del DS. Il suo stile, semplice ma nel contempo graffiante, si ispira a Tetris, padre degli odierni rompicapo con figure geometriche, così come la sua grafica nitida, piatta e ricca di contrasti tra colori molto diversi non fa altro che riportare alla memoria i primi episodi monocromatici giocati decenni fa sul vecchio Game Boy. Oggi, dopo il successo ottenuto su doppioschermo, questo bizzarro titolo “allenamente” (così viene definita la categoria in Giappone) sbarca su Advance. E’ sparito il controllo tattile, ma il concept pare esser rimasto invariato…



Linee intrecciate
Come detto nel paragrafo precedente, Polarium fa della semplicità la sua carta vincente. Lo si evince dallo scarno stile grafico adottato, dal bizzarro design dei livelli ma, soprattutto, dal modo con cui si può giocare. Prima era infatti sufficiente tenere in mano la stylus, ora basterà, con un solo dito, muovere la croce direzionale per poi picchiettare sui tasti A e B nel caso si voglia confermare o annullare la mossa fatta. Insomma, si gioca tranquillamente col solo indice, tenendo impugnato il GB (magari nella sua versione Micro) in una mano e una gustosa bibita fresca nell’altra. Ciò nonostante, però, l’ultima fatica Nintendo nel campo dei rompicapo non va affatto vissuta con saccente distacco, tutt’altro. Gli enigmi sono infatti tanti e tali che passerete giorni e giorni su di uno stesso livello solo per capire qual è la mossa sbagliata che ogni volta vi fa fallire!



Un tragitto irto di ostacoli
Il concept è presto detto: sul piano di gioco sono presenti quadratini di colore differente, al giocatore il compito di farli diventare tutti della medesima cromatura in modo da assicurarsi la vittoria. Come? Semplice, tracciando sulle caselle da cambiare una linea continua, che non può essere spezzata. Subito dopo, basterà picchiettare sul tasto A per veder cambiare di colore i tasselli selezionati. Se tutto è andato per il verso giusto, l’intero schermo diverrà di un solo colore e tutti i quadratini scompariranno in un istante, garantendovi così l’accesso al livello successivo, viceversa, se avete commesso qualche errore durante il tragitto, dovrete ripetere la sessione, riniziando dall’ultima mossa. Non sempre sarà però possibile riuscire a raggiungere tutti i tasselli giocando all’interno del tavolo di gioco: ecco perché in diverse occasioni sarà auspicabile far camminare la propria linea anche sui confini del piano, sempre che questi non ospitino ostacoli di varia natura, come le caratteristice X non selezionabili. Altre caselle speciali saranno poi quelle che si trasformeranno nel colore dominante solo quando avrete effettuato la vostra mossa, oppure quelle ancora più infide che legano come una sorta di catena diverse parti del piano quadrettato, costringendovi così a elaborare manovre ancora più complesse per venire a capo dell’enigma.

Un puzzle al giorno…
Leva il medico di torno. Così potrebbe recitare questo vecchio adagio se riadattato appositamente per la modalità principale di Polarium Advance, ovvero: Polarium Quotidiano. Sull’onda del recente Brain Training, questa mode vi propone infatti un rompicapo al giorno, per un totale di 365 enigmi messi in rigoroso ordine di difficoltà crescente. Si inizia impostando la data e si prosegue via via per tutti i mesi dell’anno, tentando di non rimanere indietro rispetto al calendario. Altra modalità disponibile è poi la classica Sfida a Tempo, dove bisognerà vedersela anche con i secondi che passano lesti, oltre che con le infide caselline che non vogliono mai cambiar colore. Qui non è necessario riuscire ad ottenere un “perfect” per passare di livello: se il tempo è tiranno potrete infatti decidere di passare al quadro successivo anche senza aver completato il rompicapo attuale, ma vi verranno decurtati tanti secondi quante tessere sono rimaste del colore sbagliato. Infine, ultimo ma non per importanza troviamo la gradita possibilità di costruire da noi i livelli, da scambiare poi con gli amici o con i famigliari. Attraverso un semplice editor ed un antipatico salvataggio tramite password (ancora!? Speravamo di non vederle mai più….), sarà infatti possibile creare il proprio, terribile, rompicapo per poi fare impazzire amici e fidanzatine. Riuscire a creare qualcosa di veramente difficile (che possa essere realmente risolto, non vale bleffare tirando su enigmi impossibili!) non sarà forse da tutti, ma questa modalità certo non guasta, anzi, rappresenta un’aggiunta davvero gradita.



...e il GBA torna in salute
Insomma, un puzzle apparentemente vecchio stile ma in realtà innovativo e divertente ci voleva proprio su Advance, se si considera il periodo particolarmente grigio e piatto che la consolina Nintendo sta attraversando. Il vecchio Tetris, anni fa riusciva a rendere il Game Boy la console più venduta al mondo, chissà che oggi questo suo bizzarro pronipote non riesca a fare altrettanto. Certo, probabilmente il concept che sta alla base del titolo non è ipnotico come quello del padre dei rompicapi videoludici, ma le sfide proposte dagli sviluppatori non mancano mai di invogliare il giocatore a continuare solo per raffrontarsi con livelli sempre più infidi e cattivi. Oltre 365 puzzle vi attendono da qui al prossimo anno, tentate solo di non volerli finire tutti assieme o potreste sentirvi davvero molto male.

Ludus