[XboX360/RECENSIONE] Army Of Two

Army of Two è uno sparatutto in terza persona che focalizza il proprio gameplay sulla collaborazione dei due protagonisti: Elliot Salem e Tyson Rios, due mercenari assunti per sbrogliare le situazioni più intricate. La maggiore attrattiva del titolo sviluppato da EA Montreal risiede infatti nel poter affrontare i sei livelli della campagna a fianco di un amico, o col secondo giocatore controllato dalla cpu. All'inizio del gioco sarà infatti doveroso scegliere tra uno dei due personaggi, Elliot Salem o Tyson Rios, e durante tutta l'avventura verremo seguiti e aiutati dal nostro fido compare.

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Ogni stage propone la classica pletora di nemici da mandare al creatore, e qualche obiettivo da portare a termine: alcuni di questi dovranno essere completati in combutta con l'altro personaggio, altrimenti sarà impossibile andare avanti. La collaborazione consiste inoltre nello scambio di armi, nell’attivare il tiro da cecchino coordinato o ancora nel portare in salvo il compagno quando ferito e guarirlo. Oltre a ciò sarà presente un indicatore che si riempirà quando uno dei due mercenari attirerà l’attenzione dei nemici su di se. Così facendo il secondo diventerà gradualmente invisibile e potrà attaccare le ostilità alle spalle. E' questa la più grande novità e particolarità di Army of Two, che però denota la poca profondità del gameplay. Gli avversari infatti non mostrano un'IA particolarmente avanzata, e specie contro alcuni che dovranno per forza di cose essere uccisi con un colpo da dietro, sarà troppo semplice distrarli e farli fuori.

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Gradite feature consistono nel potenziamento delle varie armi o nella possibilità di personalizzare a dovere il nostro personaggio: portando a termine i vari obiettivi guadagneremo infatti una montagna di soldi che potremo utilizzare all'inizio di ogni missione per migliorare il nostro arsenale. Non solo, infatti ogni arma sarà potenziabile in ogni sua parte, nonchè anche modificata esteticamente. Purtroppo però in Army of Two sono presenti alcune problematiche che ci impediscono di utilizzare toni più entusiasti. Innanzitutto l’intelligenza artificiale dei nemici meriterebbe qualche revisione, poi la collaborazione col compagno è a tratti inutile, anche perché le sessioni in cui sarà imprescindibile il suo aiuto si contano sulle dita di una mano. Inoltre l’intera campagna ha una durata massima di otto ore scarse, davvero poco per un titolo che una volta completato risulta privo di attrattive.

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Sul fronte grafico Army of Two si affida al celebre Unreal Engine III, ed il risultato è di tutto rispetto pur essendo presenti alti e bassi. Gli effetti speciali non mancano, ed il gioco garantisce 30 frame al secondo stabili anche nelle situazioni più concitate. D’altro canto mancano ambientazioni in grado di lasciare il segno, e l’interattività col fondale risulta poco incisiva. Sul fronte audio le musiche e gli effetti sonori risultano d’ottima fattura, mentre il doppiaggio propone delle frasi condite d’ironia che risulteranno simpatiche ad alcuni, insopportabili ad altri. In definitiva Army of Two è uno shooter interessante, specie se giocato con un amico. Purtroppo alcuni difetti tra cui una longevità ridotta ai minimi termini vi costringeranno a riporlo presto sull’armadio, ma per il resto riuscirà a strapparvi qualche ora di gradito divertimento.

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Fonte: Ludus