[PC/RECENSIONE] Crazy Taxi 3

Crazy Taxi è ormai una leggenda per qualsiasi videogiocatore e si è conquistato un posto nella storia videoludica. Nato come coin op grazie all'ingegno della Sega, si può ben considerare con una sorta di antenato del moderno Grand Theft Auto. Lo schema di gioco che si cela dietro questo titolo è semplice: guidare un taxi e portare i clienti a destinazione in cambio di denaro. Lo scopo, che può sembrare banale e senza alcun fascino, viene reso interessante dalla natura arcade del titolo. Saremo costretti a correre continuamente contro l'esiguo tempo, imparare scorciatoie, saltare le altre auto, imboccare strade in contromano e schivare una miriade di pedoni. L'atmosfera da coin op è stata mantenuta interamente, tanto che le partite durano mediamente meno di una decina di minuti (dipende dalla vostra abilità). Le città di pura fantasia in cui ci muoveremo sono tre e riprendono gli stereotipi americani: la città californiana, quella simile a Las Vegas o quella metropolitana con grattacieli. Il tempo è sin dall'inizio tiranno: dovremo aggirarci per le vie cittadine e trovare qualche cliente che voglia salire sul nostro mezzo (cosa non molto rara). Da questo momento in poi il nostro arduo compito sarà quello di portare il cliente a destinazione rispettando il tempo e conquistando quanti più bonus possibili. Infatti compiendo evoluzioni "impossibili" (saltando altre auto, schivandole o eseguendo delle combo) ci aggiudicheremo un "rank" migliore.



Graficamente il gioco si dimostra all'altezza della versione vista sulle maggiori console, ma non riesce a sfruttare appieno le maggiori virtù dell'hardware del Pc. I modelli poligonali delle auto sono più che sufficienti, le città sono veramente vaste, ma niente presente nel gioco riesce a far gridare al miracolo. Anche gli effetti più comuni sono presenti, ma in forma molto embrionale. La sensazione di velocità è comunque garantita a patto di possedere un hardware di tutto rispetto (si guardi il box apposito), aspetto che fa capire come il gioco non sia stato molto ottimizzato.
Diverso è il giudizio sull'aspetto sonoro del gioco: anche se gli effetti sonori sono blandi, lo stesso non si può dire delle colonne musicali che possono vantare artisti come gli Off Spring o i Bad Religion.



A spezzare la ripetività dell'azione abbiamo degli interessanti sottogiochi dove dovremo speronare ufo oppure colpire un'enorme palla da baseball. Non mancano poi salti dentro anelli di fuoco o raggiungere un obbiettivo evitando dei giganteschi tronchi.



Il gioco è tutto qui? Beh, sì. Crazy Taxi è una conversione da coin op fedele, forse anche troppo. Perché questa affermazione? Perché crediamo che sia differente spendere qualche monetina in sala giochi e invece acquistare un gioco a prezzo pieno. Non si può comunque criticare più di tanto questo aspetto, ma prendere questo titolo della Sega per quello che è, ovvero un veloce e frenetico passatempo. Non necessita di molta dedizione da parte del giocatore e regala tanto sano divertimento.

Fonte: Ludus