[PS3/RECENSIONE] Blazing Angels - Squadrons of WWII

Con l'avvento di PS3, Ubisoft non è certo rimasta con le mani in mano e dopo il debutto della console sul territorio europeo ha colmato le mancanze nel parco titoli della line-up iniziale. E così se Enchanted Arms si rivela l'unico rpg attualmente disponibile sul monolite nero, Blazing Angels riveste il ruolo, certamente impegnativo, di “primo simulatore aereo”. Un onere non da poco.

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Yankee alla riscossa
Vestiamo i panni di uno stereotipato pilota americano che decide di arruolarsi nell'aviazione inglese, la RAF, quando ancora il Nuovo Continente tergiversava sul ruolo da assumere nel più grande conflitto mondiale della nostra storia. Chi ha buona memoria ricorderà sicuramente che questo titolo apparve già una decina di mesi fa su Xbox 360, con discreti risultati, anche per il merito, non di poco conto, di aver diffuso un siffatto genere anche sulle console moderne. Anche se le differenze tra i vari adattamenti di Blazing Angels sono ridotte al lumicino, il titolo Ubisoft non perde la sua verve mostrandosi schietto e genuino, con una giocabilità che non si perde in tatticismi esasperati o aspetti simulativi. Blazing Angels è un arcade vero e proprio, praticamente uno shooter immerso nel cielo.

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La trama, segue fedelmente quanto riportato nei libri di scuola, senza prendersi alcuna libertà sulle conseguenze dei teatri di battaglia che ci vedranno protagonisti. Infatti, nonostante la nostra abilità di piloti ci farà viaggiare sui cieli di una Londra in fiamme, del Nord Africa, di Pearl Harbor, fino alla stessa Berlino, tutto si svolgerà secondo regole prestabilite, senza che i nostri insuccessi, per esempio, si tramutino in dirette conseguenze sullo sviluppo delle battaglie successive. Insomma, nessuna campagna dinamica implementata, aspetto forse pretenzioso per il progetto originale pianificato da Ubisoft, ma che speriamo possa venire colto in un futuro, sequel. Altri aspetti interessanti sono una trama storica vista con gli occhi del protagonista e dei membri del suo squadrone a cui potremo impartire semplici e diretti ordini (colpisci il mio obiettivo, ritorna per difendermi, ecc) durante una battaglia. A differenza di altri titoli in cui i compagni rivestono il ruolo di mera “carne da macello”, bisogna rendere merito ad Ubisoft di aver caratterizzato bene l’indole dei personaggi, ognuno con la sua particolare abilità, sarcasmo e visione del conflitto in corso.

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Semplice e schietto
Il gameplay è incentrato sui combattimenti aerei, semplici e crudi. Blazing Angels non si perde in fronzoli cosmetici o simulativi. Insomma, in questo titolo non troverete nessun cockpit fedelissimo alla controparte reale, nessun engine che gestisca a menadito le reazioni di un aereo dell’epoca. Gli sviluppatori, hanno preferito puntare sulla frenesia dell’azione, grazie ad un concept fresco, immediato e ricco di combattimenti ravvicinati. Sotto questo punto di vista, è difficile muovere delle critiche al lavoro di Ubisoft, che grazie ad un sistema di controllo preciso e intuitivo da gestire, regala emozioni sui campi di battaglia più cruenti della Seconda Guerra Mondiale. Pochi comandi permettono di gestire l’accelerazione dell’aereo, la sua traiettoria ed il fuoco primario e quello secondario (per sganciare bombe). Poche le velleità simulative prese in considerazione dagli sviluppatori, come una semplicistica introduzione dello “stallo” o diversi comportamenti per la quasi quarantina di velivoli implementati, come il P-51 Mustang o lo Spitfire. Meno convincente appare la funzione di “lock on” degli avversari e obiettivi, che sposta la visuale in prima persona in una dinamica in terza persona, spesso difficile da interpretare, e che nei primi momenti sarà dispensatrice di parecchi, fortuiti schianti con il solido terreno. Parlando di Playstation 3, non si può trascurare di menzionare il Sixaxis, l’inedito controller della Sony, che gestirà il movimento dell’aereo, facendo oscillare nell’aria della propria stanza, il proprio gamepad. Pur risultando meno preciso dei comandi tradizionali, merita comunque un plauso questa implementazione che riesce a rendere più coinvolgente l’esperienza. La natura arcade del titolo non è però resa esplicita solo dal modello di volo semplificato, ma anche da alcune licenze “poetiche”, come la possibilità di riparare il proprio aereo, premendo correttamente una sequenza di tasti che apparirà in sovrimpressione sullo schermo. Il tutto è reso plausibile dall’intervento di un meccanico del team, ma in tutta onestà appare difficile immaginarlo aggrappato alla carlinga del nostro aereo, mentre si adopera sulle acque del Pacifico, con la Luftwaffe che ci bersaglia.

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Londra è bella anche sotto le fiamme
Nonostante le varie ambientazioni, alcune davvero suggestive come un bombardamento apocalittico in un Londra in fiamme, gli obiettivi mantengono sempre uno sviluppo sin troppo lineare, che tende a rendere tutte le missioni similari. Si parte con un obiettivo preciso, per poi ricevere via radio successivi obiettivi secondari, il cui scopo è quello di aggiungere un effetto sorpresa e di casualità, che però non soddisfa il palato più esigente. Le missioni sequenziali comunque regalano un buon livello di sfida, obiettivi variegati e gratificanti compiti di bombardamento nelle fasi più avanzate. Non mancano diversi livelli di abilità e premi che sbloccheranno, come di consueto molti extra. Blazing Angels è tra quei pochi titoli disponibili al lancio di PS3 che può vantare, non senza una certa punta di orgoglio, il supporto del multiplayer. A seguito di una modalità single player discreta, vengono offerte al giocatore diverse possibilità per sfidare i propri amici in tutto il mondo. Oltre ad alcune mini-campagne che verranno sbloccate al termine di quella principale, merita una menzione l’immancabile deathmatch (tutti contro tutti) sino a sedici giocatori, “Seek and Destroy”, una sorta di deathmatch a squadre in cui dovremo abbattere i nemici indicati e l’interessante “Adversarial” dove due squadre dovranno cercare di bombardare la base avversaria. Non manca la modalità Co-Op sino a quattro giocatori che permetterà ad altri amici di rivestire i panni dei nostri compagni. In questo caso potremo beneficiare di una maggiore intelligenza artificiale (anche se tutto è relativo all’abilità dei vostri amici), di scontri più appassionanti, ma anche di alcune variazioni del gameplay, come l’impossibilità di riparare il vostro aereo tramite l’aiuto del meccanico Joe. In questo caso sarà uno dei partecipanti alla modalità co-op che riparerà il vostro velivolo, mentre la possibilità di vite extra durante una stessa missione, bilancerà ulteriormente il progressivo aumento della difficoltà.

Graficamente Blazing Angels appare dignitoso nella sua rappresentazione in 720p. Pur non facendo gridare al miracolo, ha ben poco da invidiare alla buona versione apparsa su Xbox 360, con un motore grafico fluido e dettagliato, che incespica solo durante la visualizzazione di esplosioni ravvicinate. Curioso il discorso sulle voci in inglese, che sono state mantenute anche nella versione PS3 a fronte di sottotitoli in italiano: le voci dei doppiatori paiono differenti da quanto sentito su Xbox 360 e Pc, e forse un poco sottotono. Fastidioso invece la frequenza con cui, durante una battaglia, i nostri compagni ripeteranno sempre le stesse frasi, dispensando una conoscenza di vocaboli risibile.

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Blazing Angels Squadrons of WWII si mostra su Playstation 3 in un adattamento simile a quanto già visto su Xbox 360 e PC. La modalità multiplayer decisamente ben realizzata, il supporto per il Sixaxis e la possibilità di fregiarsi del titolo di “unico simulatore di aerei”, risulteranno sicuramente una fonte di interesse per molti giocatori. Il single player non è riesce a mantenere un alto livello d'interesse, ma Blazing Angels è sincero verso il giocatore e non nasconde la sua natura prettamente arcade, votata all’azione più pura.

Fonte: Ludus

Sembra bello, ma i giochi di simulazione aerea non mi piacciono tanto...

Però provare una sensazione del genere in versione next-gen deve essere stupoefacente!