La saga di Metal Slug è stata, dalla metà degli anni '90, un punto di riferimento nelle sale giochi di mezzo mondo per via della sua eccellente, intuitiva ed immediata giocabilità unita ad una serie di fattori di contorno che coinvolsero il mercato arcade di quegli stessi anni (cfr. lo speciale Un ultimo omaggio alle sale giochi). Il primi tre capitoli introdussero meccaniche di gioco, benché non nuove, interessanti e godibili e, il più grande merito che spetta a questo famoso titolo, è stato proprio quello di re-inventarsi su dinamiche già in atto, ma mai unite tra loro con tanta grazia e capacità. Ricordo che quando finimmo per la prima volta in sala il primo MS rimasi piacevolmente colpito dal messaggio “NO WAR” che apparve alla fine. Era in pratica la prima volta che notavo, su di un cabinato arcade, un messaggio che andasse oltre il semplice giocare. Era il 1996. Una grafica ben definita unita ad un certo umorismo di fondo fece poi il resto e, attraverso il restyling del secondo episodio (denominato Metal Slug “X”), il gioco ottenne un successo davvero enorme. Nell'entusiasmo derivato da tale risultato SNK produsse il terzo capitolo nel 2000 e, senza dubbio, esso si rivelò il migliore. Superando gli già ottimi risultati raggiunti dalle precedenti release, l'ironia della serie divenne irresistibile, vennero aggiunte armi, bivi, mezzi e l'esperienza di gioco ne uscì davvero più completa. Negli anni seguenti uscirono altri tre episodi ma, purtroppo, complice altresì il fallimento di SNK e la sua acquisizione da parte di Playmore, la qualità generale degli stessi andò scendendo. Nel 4 fu aggiunta la possibilità di sparare con due armi contemporaneamente ma, in realtà, questa fu soltanto una trovata scenica poiché anche nel secondo episodio, attraverso il mezzo con cui affrontavate il secondo boss (quello nelle miniere con le mummie), ciò si rivelò possibile. E' pertanto con grande curiosità che ci accingiamo a provare questo settimo episodio ma, contemporaneamente, anche con un pizzico di paura poiché, se esso dovesse rivelarsi dello stesso livello qualitativo degli ultimi capitoli, si potrebbe in un certo qual modo restare delusi. Non indugiamo oltre dunque ed addentriamoci entro le caratteristiche ludiche di questo titolo.
Modalità di gioco, opzioni e rinnovati controlli
Avviato il gioco vi troverete davanti ad un menù diviso in cinque parti: Missione Principale, Scuola di combattimento, Elenco Prigionieri di Guerra, Classifica e Opzioni. La missione principale vi consentirà di iniziare una classica partita in cui, scelto il livello di difficoltà tra i 3 disponibili ed il vostro personaggio tra sei (ne parleremo nel prossimo paragrafo), inizierete a sparare a tutto ciò che oserà muoversi davanti a voi. Scuola di combattimento si rivela un'interessante novità. In pratica una simpatica fanciulla vi allenerà rendendovi abili combattenti (potrete anche semplicemente parlarle e sarà divertente leggere ciò che vi dirà). Man mano che avanzerete nella missione principale sbloccherete sottomissioni aggiuntive. Esse saranno in gran numero e spazieranno dal completare un quadro entro un tempo limite (o con solo una vita a disposizione) a veri e propri minigiochi in cui raccogliere delle palle sparando ai carrelli per spostarli. Divertenti e piuttosto vari, rappresenteranno senz'altro un buon valore aggiunto ad un titolo che, altrimenti, non potrebbe garantire una ottimale longevità. L'elenco dei prigionieri vi indicherà quanti ne avrete salvati in ogni missione. Disponibili dei bonus se i risultati raggiunti saranno buoni. La classifica vi aggiornerà sui vostri record e le opzioni vi permetteranno di impostare l'autosparo (di default non abilitato), di modificare i livelli dell'audio e di modificare i controlli. Vediamoli nel dettaglio, perchè qui troverete delle vere e proprie novità. Con Y avrete la possibilità di sfruttare il fuoco principale conseguente dall'arma al momento in uso, con A sfrutterete le classiche bombe, con B salterete, con R cambierete arma (potrete infatti equipaggiare due armi cfontemporaneamente, ad esempio fucile e mitragliatore, e passare dall'una all'altra a seconda della vostra esigenza. Se avrete a disposizione una sola arma speciale premendo R tornerete alla pistola), con L + Yeffettuerete un attacco corpo a corpo, Con L + A getterete un'arma che riterrete non esservi utile e con L + A + Su effettuerete l'azione speciale (tipo gettare addosso ai nemici il mezzo). Una barra nella parte bassa del primo schermo di Nintendo DS indicherà il livello di bonus che otterrete raccogliendo oggetti nell'area di gioco e la possibilità di sfruttare attacchi speciali propri di ogni protagonista.
Personaggi e rinnovate armi
Un'altra novità di questo Metal Slug 7 è rappresentata dalla possibilità di scegliere tra sei personaggi. Ognuno sarà dotato delle sue peculiari caratteristiche. Vediamoli nel dettaglio riportando la descrizione che il titolo fa di ciascuno di essi.
Marco Rossi: Un soldato completo che eccelle nell'uso delle pistole. Si tratta del classico personaggio equilibrato presente in ciascun picchiaduro o sparatutto che si rispetti.
Eri Kasamoto: Altra vecchia conoscenza che si destreggia nell'uso degli esplosivi, in particolare con le granate a mano. Offre supporto ai commilitoni facendo esplodere ordigni in prossimità dei nemici e circondandoli con cortine fumogene.
Clark Still: Un vero maestro nell'atterrare l'avversario. E' uno specialista capace di scaraventare a destra e a sinistra schiere di nemici una dopo l'altra.
Fio Germi: Porta con sé una grande quantità di munizioni e scarica raffiche di fuoco di notevole intensità. E' in grado di perforare blindature di qualsiasi spessore.
Tarma Roving: Il più abile nell'uso di carri armati e caccia da combattimento. E' capace di sbaragliare il nemico grazie ad una potenza di fuoco devastante.
Ralf Jones: Incredibilmente rapido nel corpo a corpo. Non porta con sé molte munizioni, ma è capace di abbattere i nemici sferrando un solo pugno. Può inoltre essere colpito 2 volte prima di perdere una vita.
Analizzeremo ora alcune delle armi che troverete in questo gioco
Pistola: poco potente, occorreranno molti colpi per sbaragliare i nemici. I proiettili però sono infiniti.
Mitragliatore: Veloce, potente e dotato di una buona autonomia, si rivela essere una delle armi migliori del gioco anche per via della sua capacità di sparare in diagonale. Quando perderete un credit vi verrà regalato per aiutarvi a recuperare lo sprint perso.
Lanciafiamme: Piuttosto potente ma abbastanza lento. Non di lunghissima gittata, può colpire più nemici contemporaneamente.
Fucile a pompa: Forse l'arma più potente. Di scarsa gittata e lento. Pochi colpi distruggono anche il carro armato più resistente.
Arma ravvicinata: Rappresentata dalla lettera “Z”, è in pratica un attacco corpo a corpo col coltello. Devastante ma di cortissima gittata.
Laser: Torna il laser. Un'arma potente ma di scarsissima autonomia. Lo finirete in pochi secondi. Ha un raggio di mandata continuo.
Fucile ad elettricità: Un'ottima arma che emette scariche di elettricità. Ottima nei momenti più disperati.
Non mancano poi lanciarazzi a ricerca e fissi, proiettili rimbalzanti e quant'altro. Insomma, sotto questo punto di vista non possiamo proprio lamentarci. Anche i mezzi a disposizione non sono pochi anche se, al riguardo, non ci sono grossissime novità. Ritroviamo il tank saltante visto nel secondo episodio, ora anche in una versione upgradata capace di saltare ben più in alto, ed il mach visto nel quinto episodio. Ovviamente ritroviamo anche il classico Metal Slug più in forma che mai.
Purtroppo non si riscontra la presenza di un multiplayer nè online nè wireless, e questo determina un necessario abbassamento della longevità.
Anche stavolta rallentamenti??
Una delle caratteristiche di tutti gli episodi di questa saga era la grande tendenza che il motore grafico aveva a rallentare nelle scene d'azione più concitate. In realtà questo difetto si rivelava essere molto utile poiché permetteva ai giocatori di avere più tempo per effettuare uno spostamento o un'azione corretta. Il livello di difficoltà del titolo infatti è stato sempre molto alto (specie in sala giochi dove i gestori appositamente ne alzavano il grado di sfida...) e, anche in questo caso esso si dimostra davvero ostico in certi passaggi. Anche al livello di difficoltà normale non sarà affatto facile completare la sfida. Fortunatamente sarà possibile decidere da quale missione partire, ma soltanto una volta che l'avremo portata a termine. Tecnicamente il titolo è davvero buono e non abbiamo notato grossi rallentamenti, la palette di colori usata denota vivacità e tutti gli elementi sono caratterizzati con gusto. Un appunto però per alcune scelte relative ad un level design un po' ripetitivo: troppi sotterranei e miniere. Belli invece i boss di fine livello , sempre enormi e ben caratterizzati anche se, anche quì, siamo lontani dai primi mitici "mostri" finali della serie. Il secondo schermo di Nintendo DS visualizzerà costantemente una mappa dell'area di gioco che, se toccata, svelerà anche cosa vi aspetterà più avanti. Le musiche sono come sempre adatte allo spirito del titolo ed anche gli effetti sonori collaborano ottimamente nella costruzione di un'atmosfera made in SNK.
Recensione a cura di:
Edoardo "Jack Right" Mazzaferro