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 [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company

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Van Voldemort
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MessaggioTitolo: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeDom Set 07, 2008 2:18 am

[PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Bfportaltopimagewv0



Battlefield Bad Company
La Nuova Guerra della EA sarà fatta da Mercenari.
Le prime informazioni concrete su Battlefield: Bad Company parlano di un titolo sviluppato "da zero" per PlayStation 3/XBOX360 e PC attorno al motore grafico Frostbite, una tecnologia proprietaria Digital Illusions.
La Electronic Arts aveva promesso di voler dare una svolta alla serie Battlefield, non solo affidandosi a un nuovo motore grafico, il Frostbite della Digital Illusions, ma anche introducendo dello humour nella modalità single player, come hanno mostrato esaurientemente i primi teaser girati. Confermata, ovviamente, la collaudata modalità multiplayer, oltre all’inedita possibilità di radere al suolo gli interi scenari a colpi d’arma pesante. Gli sviluppatori vogliono che i giocatori si servano maggiormente dell'ambiente, infatti sarà possibile coprirsi dietro oggetti o addirittura aprire un buco in un muro per nascondersi all'interno o ancora far esplodere il secondo piano di un edifico per far sloggiare i nemici che si sono riparati all'interno.
il gameplay riprenderà quello già visto nei precedenti episodi, ma stavolta saremo al comando di una squadra di mercenari, con l'obbiettivo di annientare il nemico e guadagnare soldi per comprare equipaggiamenti sempre più potenti.

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Da sempre il genere del First Person Shooter (FPS), ossia dello sparatutto in prima persona, è stato inevitabilmente legato al concetto di multiplayer, e Battlefield non fa certo eccezione. Nato esclusivamente su PC e passato praticamente inosservato su console, lo sparatutto di casa EA sviluppato dalla svedese DICE sembra essere assolutamente pronto a ritagliarsi uno spazio tutto suo in NextGen. Come? Semplicemente concentrandosi non più esclusivamente sul gioco in multi, ma sviluppando anche una modalità in singolo che si annuncia godibile ed approfondita. Il tutto, condito dalla promessa fatta dagli sviluppatori di sfruttare il più possibile le potenzialità della nostra console "Next Generation"

PAROLA D' ORDINE: Distruggere tutto ciò che è distruttibile

Come accennato, Battlefield: Bad Company non sembra assolutamente volersi omologare sul modello più tipico degli FPS ma, anzi, promette di rinnovarlo e di incuriosire il pubblico. Innanzitutto, il team dei quattro protagonisti non corrisponde minimamente al classico modello dell’eroe che giura fedeltà allo Zio Sam: i militari hanno infatti deciso di impadronirsi di un carico d’oro e, che il regolamento lo vieti o no, non intendono minimamente rinunciarvi. Da qui il titolo del gioco, “Bad Company”, la cattiva compagnia. Inoltre, il clima tattico tipico degli altri grandi esponenti del genere sarà soppresso in favore di una caratteristica atmosfera umoristica e piacevole, che abbiamo già potuto godere nel trailer rilasciato da EA. L’intento degli sviluppatori non è quindi quello di creare dei soldati perfetti che eseguano gli ordini, ma di mettere in mano al giocatore dei protagonisti reali, difettosi e divertenti. Degli esseri umani, insomma.
Nel corso del gioco, il videogiocatore controllerà solamente uno dei quattro uomini, Marlow, mentre non dovrà preoccuparsi di assegnare ordini ai compagni: EA li doterà infatti di un’ottima intelligenza artificiale, facendo in modo che essi riescano a sopravvivere agevolmente anche con le loro sole forze. Tra essi, che porteranno i nomi di Sarge, Haggard e Sweetwater, avremo un sergente che dirigerà il team, un esperto di esplosioni ed un soldato specializzato nel rispondere al fuoco d’attacco degli avversari. L’assortita compagnia attraverserà scenari enormi ed incredibilmente realistici: come DICE ha voluto assolutamente sottolineare, infatti, durante Battlefield: Bad Company non incontrerete nulla che non possa essere distrutto. Un colpo di mortaio potrà ridurre ad uno scheletro di travi d’acciaio la parete di un’abitazione, una granata potrà distruggere il nascondiglio di un possibile cecchino oppure procurarne uno per il vostro. Mettiamo, per esempio, che abbiate scalato un’abitazione e vogliate sparare inginocchiati anziché esporvi dalla finestra: tutto ciò che dovete fare è piazzare una carica sulla parete e farla saltare. In questo modo otterrete una visuale piuttosto ampia sul campo di battaglia e potrete decidere come e chi cecchinare. Ogni distruzione avrà dei riscontri incredibilmente realistici: una granata incendierà l’erba di un prato annerendo il terreno, un’esplosione sul suolo solleverà cumuli di terra e creerà un vero e proprio cratere. Inoltre, i mattoni crollati dalle case circostanti si ammucchieranno lungo le strade, creando ambientazioni dinamiche mai viste prima d’oggi. Come se ciò non bastasse, un colpo ben assestato può mandare al tappeto perfino degli alberi! Questa caratteristica, oltre a conferire maggiore realismo al titolo, sarà una vera e propria soluzione da tenere in considerazione per risolvere i vostri problemi più gravi: se, ad esempio, state per essere attaccati da un carro armato che avanza lungo un ponte, una granata vi permetterà di far saltare in aria quest’ultimo, mettendo fuori gioco il tank.
Appare chiaro insomma che nel nuovo gioco EA ciò che conta non sia come si giunge all’obiettivo, ma arrivarci: la libertà è tutta nelle mani del giocatore, che può scegliere come e dove avanzare, cosa distruggere e cosa no, dove nascondersi – con il rischio che i nemici distruggano la parete dietro cui ci siamo riparati – e dove invece no. Un’altra particolarità che gli sviluppatori hanno voluto sottolineare sarà la possibilità di utilizzare dei veicoli per avanzare durante la missione: essi potranno variare da una semplice jeep o da un camion ad un carro armato o ad un elicottero. In alternativa, se preferirete avanzare a piedi, sappiate che troverete lungo la strada mitragliatrici pesanti e lanciarazzi che faranno al caso vostro. Sembra infatti che l’arsenale in dotazione alla Bad Company, avanzando nel corso del gioco, divenga sempre più distruttivo: è stata assicurata la presenza del coltello, della mitragliatrice, del fucile a pompa, del fucile da cecchino, del mortaio a controllo remoto, delle granate… Insomma, ce n’è abbastanza per distruggere tutta l’ambientazione, questo è certo.
Per evitare di rendere il gioco eccessivamente difficile e frustrante, DICE ha fatto in modo che, nel caso il team venisse sterminato dagli avversari, il gioco non riprenda dall’ultimo salvataggio, ma dall’ultimo checkpoint. Inoltre, questo non comporterà la perdita dei progressi fatti: se, ad esempio, abbiamo assaltato una postazione nemica con successo e siamo morti subito dopo per mano di un cecchino, riprenderemo a giocare dall’ultimo checkpoint, ritrovando sulla nostra strada il cecchino che non avevamo eliminato, ma non la postazione nemica sulla quale avevamo già avuto la meglio.
Per aggiungere maggiore realisticità ai fatti EA ha inoltre annunciato che terrà un occhio di riguardo al profilo grafico del titolo, estendendo quanto più possibile la visuale del giocatore e, soprattutto, curando il sistema delle ombreggiature e del chiaroscuro.
Purtroppo non è stato ancora precisato nulla riguardo il multiplayer del titolo, anche se gli sviluppatori hanno assicurato che esso godrà di tutte le caratteristiche del singleplayer e potrà coinvolgere fino a ben 24 giocatori


Prime Impressioni da parte di Nextgame.

First Look Il campo di battaglia... in single player

Il famoso gioco online di Dice guadagna... cattiva compagnia.
Di tutti i giochi cosiddetti di nuova generazione che ci sono stati mostrati in questi ultimi mesi, pochi davvero potevano vantare caratteristiche interessanti come Battlefield: Bad Company. Troppo spesso si tratta di mostrare le solite dinamiche di gioco in versione graficamente più curata, puntando sull'impatto audiovisivo piuttosto che cercare di sperimentare soluzioni di giocabilità capaci di togliere al giocatore alcune delle sue sicurezze. Dice ha provato a rompere l'equilibrio con alcune idee semplici ma efficaci, e secondo noi ha colto nel segno.

ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR
Battlefield: Bad Company racconta la storia di quattro commilitoni, soldati armati di tutto punto e ancora in servizio attivo che, a un certo punto, si lanciano in una missione... personale. Presa coscienza da tempo della loro condizione di pedine "spendibili" sul campo di battaglia e ormai stufi dell'organizzazione gerarchica che governa le forze armate, i quattro ritrovano nuovo entusiasmo grazie alla buona, vecchia cupidigia.
L'obiettivo di cui stiamo parlando è un tesoro in lingotti d'oro, che i quattro si mettono in testa di recuperare interpretando a loro modo la campagna militare che stanno affrontando. Una trama non dissimile da quella vista nel bel film con George Clooney Three Kings, che il team di sviluppo annovera tra gli ispiratori di questo progetto.
Insomma, soldati che non hanno nulla da perdere e che sono pronti a mettersi in gioco, non per un ideale ma per il miraggio di una vita senza più problemi di soldi: chi meglio di loro può seguire - contro qualsiasi avversario, amico o nemico - il miraggio di una ricchezza nascosta?

SPECIALIZZAZIONI A GO-GO
Ecco che i nostri quattro soldati sono pronti, in sostanza, a interpretare a loro piacimento le assegnazioni del comando militare. Ognuno dei componenti di questa "banda" ha dalla sua specifiche abilità: c'è l'esperto in comunicazioni, intelligentissimo e capace di uscire da qualsiasi impiccio; l'uomo degli esplosivi, meno raffinato ma davvero letale; il sergente, quello che con un semplice colpo d'occhio sulla situazione sa sempre suggerire la soluzione giusta. Il quarto elemento, ovviamente, lo impersoniamo noi: si chiama Landon Marlowe, ed è l'ultimo aggregato del gruppo, come abbiamo scoperto nei primi momenti della demo, ma a questo arriveremo fra un attimo.
La squadra, in sostanza, si muove come un sol uomo: i nostri compagni ci seguiranno in ogni situazione (beh, quasi...) fornendo supporto alle nostre azioni sfruttando le loro abilità. Non è stato mostrato un sistema di ordini particolare, ma supponiamo che sarà possibile indirizzarli a compiti specifici e adatti alle loro varie abilità.
La struttura del gioco è quella tipica dei "Sandbox", come piace definire il free-roaming agli sviluppatori oggigiorno. Una vasta ambientazione (16 Km quadrati quella che ci è stata proposta) nella quale possiamo in sostanza muoverci come ci pare, interpretando a nostro piacimento gli obiettivi che ci vengono proposti e raccogliendo – in questo caso – armi e strumenti d'offesa a go-go. Il gioco, in sostanza, ci proporrà un obiettivo, per esempio un luogo da raggiungere: saremo noi a decidere se salire a bordo di una jeep e lanciarci a rotta di collo lungo la strada che lo raggiunge o se avvicinarci in maniera più circospetta per studiare la situazione prima di decidere il da farsi.
Bisogna anche tenere conto, infatti, che spesso ci muoveremo in palese contraddizione con quanto ci viene ordinato: lo notiamo, come accennavamo poc'anzi, durante la demo, che mostrava il secondo livello del gioco.
Chiamati a seguire un convoglio di camion, i nostri soldati si trovano di fronte alla frontiera con un paese neutrale. Il comando, esplicitamente, comunica via radio di non oltrepassare il confine per nessun motivo, ma evidentemente quel convoglio deve interessare anche la missione "laterale" del gruppo, che così decide di ignorare gli ordini e di proseguire. E, saltati su una jeep, scopriamo che la nazione neutrale non è poi tanto sopra le parti, giacché il suo territorio è presidiato dall'esercito nemico. Giocoforza, per riuscire nei nostri intenti, è necessario eliminare ogni avversario per portare a termine la missione, e tale compito – visto il nostro stato di "burba" – ci viene ovviamente affidato.

NOWHERE TO HIDE
Proprio nel compimento del nostro dovere ci viene mostrato come Dice ha pensato di scardinare uno dei capisaldi acquisiti dei videogiochi, passati e moderni. Come in Mercenaries 2: The World in Flames – titolo che mostra più di una similitudine tecnica con Battlefield: Bad Company – potremo infatti distruggere le strutture che ci circondano, ma la differenza in questo caso è che queste non collasseranno ma si comporteranno in modo più credibile.
Supponiamo di essere bloccati in una situazione di stallo, con il nemico che sventaglia una strada con una mitragliatrice pesante: siamo nascosti dietro a un edificio, senza finestre sul nostro lato e con uno steccato che ci impedisce di aggirarlo. Cosa succede, normalmente, in un videogioco? Si deve trovare il modo di eliminare il mitragliere oppure, di solito, viene offerta una via alternativa.
In Battlefield: Bad Company non è così. Avendo un'arma abbastanza potente si può aprire una breccia in ogni cosa, che si tratti di uno steccato in legno (non più barriera indistruttibile come in tanti sparatutto) oppure del muro di una casa. Già, un colpo di lanciarazzi e potremo aprire una breccia attraverso la quale passare, la porta che ci serviva e che la casa – maleducata! - non ci offriva.
Niente di nuovo, in fondo, di strutture che si distruggono ne abbiamo viste a bizzeffe. Vero, però solitamente la fazione nemica tende a salvaguardare gli edifici che difende, mentre in questo caso la soluzione è interessante proprio perché viene utilizzata anche a nostro danno. Non esiste più la casa indistruttibile dalla quale, posizionati al secondo piano, possiamo cecchinare tranquillamente il nemico in strada facendo capolino da una finestra. Il nemico sarà efficace quanto noi a usare le armi pesanti, e la prova ce l'ha fornita un carroarmato nemico che, giunto sul luogo della battaglia, ci ha colpiti con un fragoroso colpo di cannone che ha mandato all'aria il nostro improvvisato rifugio. Allo stesso modo, possiamo per esempio colpire un elicottero attraverso le fitte fronde degli alberi, e questo precipitando li sminuzzerà e incendierà, e ogni esplosione genererà crateri e un certo livello di distruzione a terra.
Il motore fisico del gioco e la distruttibilità di ogni struttura costringe insomma il giocatore a ripensare alle sue strategie, collaudate da anni e anni di sparatutto totalmente guidati sui binari definiti dagli elementi di contorno. La soluzione può sembrare poca cosa raccontata nero su bianco, ma il fatto di non poter contare su un riparo certo cambia davvero il modo con cui il giocatore dovrà approcciare le battaglie e i problemi che si troverà davanti. Un cambio di direzione che è quello che ci si aspetta dai giochi di nuova generazione, insomma, una soluzione tecnica troppo difficile e pesante per essere implementata a questo livello sulle console precedenti messa completamente al servizio della giocabilità.


Ultima modifica di Van Voldemort il Gio Set 11, 2008 10:45 pm - modificato 9 volte.
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeDom Set 07, 2008 2:43 am

SI RACCOLGONO COME FUNGHI
Al di là delle specializzazioni di base dei vari componenti del team, anche il nostro personaggio può interpretare in modo diverso le varie situazioni che si trova davanti grazie a kit di armi specifici. Sono in tutto cinque, rappresentati da degli zaini che troveremo sparsi nelle strutture del gioco: si tratta di Assault, Demolition, Recon, Specialist e Support. Ci è stato mostrato, per esempio, il kit Recon, che comprende un fucile di precisione per azioni da cecchino e un binocolo attraverso il quale potremo indicare alla nostra aviazione un bersaglio da bombardare. L'azione sposta la prospettiva, con la telecamera che segue la bomba e noi che saremo chiamati a raffinarne la traiettoria finale in una sorta di mini-gioco.
Grazie ai Kit, insomma, Battlefield: Bad Company offre un ulteriore livello di varietà, corroborato anche dalla possibilità di raccogliere qualsiasi arma il nemico lasci a terra, compreso un fumogeno segnalatore per l'artiglieria nemica che così potrà essere utilizzata a nostro vantaggio.


L'ATTEGGIAMENTO DELL'EROE
Con Battlefield: Bad Company Dice ha voluto creare un gruppo di anti-eroi che non rientrasse nello stereotipo dei Rambo tutti muscoli e piombo capaci di combattere e vincere una guerra da soli. Se ci sono riusciti lo giudicheremo quando potremo provare una versione più completa del gioco, ma quello che ci ha colpiti nella realizzazione dei personaggi è lo stile scanzonato con il quale comunicano tra loro. Gli scambi sono divertenti e, soprattutto, appaiono sempre credibili e mai forzati, come purtroppo spesso avviene in titoli che usano l'ironia in modo poco ispirato. Lo stesso dialogo che interviene quando il gruppo decide di contravvenire gli ordini e di oltrepassare il confine è un delirante scambio sulla falsa riga del "io ho sentito 'dovreste' attraversare, e voi?", davvero divertente e ben realizzato.
I nostri compagni di squadra resteranno tali per tutta la durata del gioco: pur essendo presente la possibilità di danneggiarli, non potremo mai sparar loro contro volontariamente perché, come avviene in altri giochi, quando il mirino è puntato su un amico il nostro soldato abbassa automaticamente l'arma. Se però uno dei nostri compagni dovesse trovarsi nelle vicinanze di una struttura che abbiamo appena colpito con un razzo, questo potrebbe subire dei danni. In ogni caso, la trama non prevede che i tre possano morire, e quindi dovremo abituarci alla loro scanzonata ironia.
Infine, il gioco avrà una modalità multigiocatore, ma Dice al momento non ha voluto affrontare l'argomento: di carne al fuoco, comunque, ne avevano già parecchia, non è vero?

-Non ci si potrà più nascondere dietro a strutture indistruttibili!
-Serve un punto di vista privilegiato? Aprite una breccia!
-Il modo con il quale si sbriciolano gli edifici è davvero credibile: niente esplosioni fumettose, ma polvere e cemento.
-La qualità della grafica è davvero impressionante
-Il gioco usa tutti gli effetti "next gen".
-Nel gioco potremo spostarci come meglio riteniamo opportuno, a piedi o sui mezzi.

il team di sviluppo di Battlefield Svedese DICE ha rilasciato oltre i video anche un Intervista Prewiev descrivendo a fondo il gioco con pad (della 360 bounce ) alla mano.
Mostrando le potenzialità del gioco..confermando che sarà ancora una volta il Migliore del Genere.













Ecco tutto il Team Di Sviluppo.



Un saluto alla Mamma, prima di andare in guerra. lol!



Distruzione Totale.



Alpha Gameplay.



-Galleria Immagini-

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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeDom Set 07, 2008 10:51 am

Ok, perfetto! Wink
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeDom Set 07, 2008 12:32 pm

Sembra vero! *_*
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeMer Set 10, 2008 3:55 pm

E' vero. O_O
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeMer Set 10, 2008 4:00 pm

Già *_*
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeMer Set 10, 2008 4:39 pm

Guardate la quarta immagine a partire dalla'alto... sembra proprio in carne e ossa... Shocked
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeMer Set 10, 2008 5:54 pm

Esattamente yuppie
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeGio Set 11, 2008 11:00 pm

cheers
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeGio Set 11, 2008 11:02 pm

Veramente una bella grafica! Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeVen Set 12, 2008 12:53 pm

Un degno avversario di CoD Wink
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeSab Set 13, 2008 10:49 am

Verissimo! Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeGio Set 18, 2008 2:50 pm

K bello il modo in cui si rompono gli edifici *_*
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeVen Set 19, 2008 8:05 pm

W la distruzione! asd
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeVen Set 19, 2008 8:41 pm

Devi vedere con il cellulare e il binocolo. Razz

Migliore su tutti lati Battlefield a CoD.
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MessaggioTitolo: Re: [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company   [PS3-XboX360/RECENSIONE] Battlefield - Bad Company Icon_minitimeVen Set 19, 2008 8:56 pm

Non posso quotare, mi dispiace... Non ho nè l'uno nè l'altro! T_T
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