[XboX360/RECENSIONE] La Leggenda di Beowulf - Il Videogioco

I tie-in sono come le buone intenzioni: non finiscono mai. Questo perché spesso è più facile aggrapparsi alle licenze cinematografiche che creare un brand-ex novo, magari sull’onda di un successo cinematografico che da solo, spesso e volentieri, traina anche le vendite del videogioco che su di esso si basa. Nulla di nuovo dopotutto. Il problema è che, se il 10% di questi prodotti risulta curato, il restante (fate voi il calcolo) è solo un pretesto per allargare la line-up e proporre un prodotto che il più delle volte vende discretamente senza troppi problemi.

Spoiler:

Evitando comunque approfondimenti su tale discorso, veniamo a noi, e nello specifico a Beowulf, che guarda caso arriva nei negozi proprio in concomitanza con l’uscita del film nei cinema. Che tempismo, verrebbe da dire. Il prodotto pubblicato da Ubisoft è un action in terza persona che propone combattimenti ultraviolenti, sfide contro il boss di turno, un eroe grande e grosso come un eroe del wrestling e delle sezioni QTE per effettuare prese o eseguire mosse micidiali. Un titolo come tanti, in sostanza. Sulla carta, tralasciando per un attimo la trama che ricalca più o meno fedelmente quanto proposto dalla pellicola cinematografica, importanza capitale dovrebbe assumere il sistema di combattimento, un fattore di primaria importanza in questo genere di giochi. Purtroppo, è bene dirlo fin da subito, Beowulf delude le attese, tanto che il voto che potete ammirare poco sopra non fa capolino lì per caso. Tutt’altro che profondo, il sistema di scontri non stimola il giocatore a tentare differenti approcci in battaglia, limitandolo ad un frenetico smashing buttons dove la velocità nel premere i tasti alla rinfusa porta a risultati più che soddisfacenti.



Inutile dire che il tutto manchi di profondità, nonostante un discreto numero di combo presenti, la possibilità di pestare i nemici sia a mani nude che con l’utilizzo di varie armi. Il canovaccio è sempre il medesimo: si fanno fuori orde di nemici, quindi ancora altri, per poi prendere a mazzate il boss di turno che, come da tradizione, richiede una particolare tecnica per essere mandato al tappeto. Nulla di nuovo, niente di originale, nemmeno nelle modalità per far fuori i cattivoni di turno od i mostri esagerati che di tanto in tanto faranno capolino su schermo. Durante il gioco è possibile anche portarsi dietro un manipolo di non troppo valorosi eroi che vi aiuteranno nei combattimenti (senza poter però impartire validi ordini durante il combattimento) o per delle sorte di puzzle ambientali. Purtroppo non potrete ignorare i vostri soldati perché la loro dipartita causerà il game over. Altra particolarità è la presenza di alcuni minigiochi dove, come in un titolo musicale, saremo chiamati a premere una determinata sequenza di tasti.

Spoiler:

Sempre continuando con le particolarità, va detto che in Beowulf è presente un sistema di reputazione che vi valuterà in base alle vostre gesta: eroe o re infame? A voi la scelta, perché in pratica si baserà solamente sulle tipologie di attacchi utilizzati durante i combattimenti. Per quanto concerne la longevità, Beowulf offre un’avventura della durata sotto la media, ed il livello di difficoltà non è certo proibitivo. Veniamo allora al comparto tecnico, nella speranza che almeno questo risollevi una situazione finora non troppo esaltante. Purtroppo, anche qua Beowulf lascia adito a parecchi dubbi. Alcuni ambienti risultano ben realizzati, il sangue scorre a fiumi, ma la ridondanza delle combo comincia a stufare celermente anche a livello visivo. I nemici non stupiscono dal punto di vista grafico ed il risultano finale non va sopra la sufficienza. Stesso discorso per il sonoro, che offre una discreta musica di sottofondo e qualche effetto sonoro valido, ma nulla più. Beowulf purtroppo va a peccare nel fulcro del gioco, nella sua essenza: la giocabilità. Troppo ripetitivo e poco profondo per convincere il giocatore smaliziato.

Fonte: Ludus

Forse mi sbaglio... ma mi sembra che la grafica non sia un granchè...

Già, i titoli del genere non sono quasi mai di ottima qualità

Già... peccato però, la trama mi piaceva...

Però è un peccato, con questa trama poteva uscire fuori un capolavoro, ora come oa non lo consiglierei neanche ai fan del libro e del film....